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Padovani mette al centro le frazioni e i servizi per giovani e anziani

Esperienza e scuola: queste le caratterizzazioni della lista «Futuro insieme» con cui Marco Padovani si presenta come candidato sindaco alle elezioni comunali. Marco Padovani ha 55 anni, sposato, due figli, è un imprenditore di un’azienda del Comune di Lavagno. Ma è anche dedito al volontariato. Il suo tempo libero, infatti, va agli scout del Gruppo Vago1 di cui è maestro dei novizi. Per formazione viene dal mondo dell’associazionismo. A Vago, assieme ad altri amici, ora attivi socialmente nel paese in cui risiedono, aveva fondato l’associazione socioculturale «Il punto», organizzatrice di incontri e analisi di interesse civico legati al territorio. Ma, per sei anni, ha partecipato anche all’amministrazione del Comune di Lavagno, prima con il sindaco Celso da Campo, poi con Giannino Corradini. Ora si ripresenta come candidato sindaco di una lista civica che raccoglie persone che hanno già svolto attività amministrativa e altre del tutto nuove, ma che intendono farsi le ossa imparando a guardare assieme al futuro del proprio paese. Tutte, però, sono già impegnate nel sociale e che conoscono bene il territorio. «Futuro insieme», dice Padovani, «è una lista a cui aderiscono persone provenienti da esperienze e formazioni diverse, che si mettono a disposizione del Comune e dei suoi cittadini». «I nomi delle tre frazioni, che circondano il simbolo con cui ci presentiamo, richiamano la specificità del nostro territorio ed indicano l’attenzione che intendiamo porre ai loro bisogni». Il candidato sindaco spiega la necessità di scendere in campo analizzando in particolare le caratteristiche di altre due fra le liste che si presentano all’esame dei cittadini. «La motivazione principale che ci ha spinto a creare una nuova lista civica», afferma, «è dettata dalla necessità di contrapporci alla candidatura di persone che pensano ancora che la politica sia una professione oppure che sia un affare di famiglia». Approva, inoltre, quanto di buono per il paese ha fatto l’amministrazione decennale di Simone Albi. E intende intensificarne l’attenzione rivolta al dialogo che pone il cittadino al centro dell’amministrazione, al rispetto della natura, della salute intesa come qualità di vita e della comunità vista come luogo di partecipazione e di inclusione. Tutto questo per dare autentico valore a ciò che veramente conta anche nell’ambito di un progetto amministrativo che intende realizzare con attenzione e passione. Per questo vuole intensificati i servizi sociali rivolti alla famiglia, ai giovani ed agli anziani. «Per le esigenze della famiglia», esemplifica, «occorre potenziare il servizio offerto dagli asili nido e dai doposcuola. Esigenze che il Comune deve recepire come necessità e soddisfare affidando ad altri la gestione del servizio. Si può anche rivedere la tassazione Irpef diminuendola». «Per i giovani», aggiunge, «vanno creati punti di incontro e di formazione. E per gli anziani bisogna dar attuazione concreta alla struttura di accoglienza programmata rendendola, però, più accessibile per tutti». Il programma della lista elenca anche la necessità di facilitare i collegamenti pubblici tra le tre frazioni e lo sviluppo delle piste ciclabili presenti nel territorio. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Giuseppe Corrà

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