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Oltre un milione per le opere Risorse per scuole e sociale

La scuola dell’infanzia a Stra’ di Caldiero
La scuola dell’infanzia a Stra’ di Caldiero
La scuola dell’infanzia a Stra’ di Caldiero
La scuola dell’infanzia a Stra’ di Caldiero

Chiuderà in pareggio, a 5,3 milioni circa, il bilancio di quest’anno, da poco approvato dal Consiglio comunale. Il costo per la raccolta dei rifiuti sarà di 725 mila euro, per i contributi alle scuole dell’infanzia sono stati accantonati 241 mila euro, mentre 100 mila euro verranno spesi per la refezione scolastica. Per la solidarietà alimentare (buoni spesa) sono stati previsti 47 mila euro, mentre 80 mila serviranno a sistemare aree verdi, parchi pubblici e per manutenzioni alle strutture comunali. All’Unione dei Comuni Verona Est verranno trasferiti 700 mila euro per il settore sociale, mentre il costo dell’illuminazione pubblica si ridurrà ulteriormente, grazie alla sostituzione delle lampade a basso consumo nei lampioni: nel 2019 il costo della rete di pubblica illuminazione fu di 140 mila euro; l’anno prossimo si prevede un ulteriore risparmio in bolletta, passando da 122 mila euro di quest’anno a 100 mila euro. Per sistemare i marciapiedi, in capitolo ci sono 29 mila euro circa. «Portiamo avanti le scelte fatte negli anni precedenti, senza alzare le tasse», ha confermato il sindaco Marcello Lovato, «nel contempo investiremo su giovani, infanzia e scuole ed interverremo per migliorare la viabilità del paese». La quota in conto capitale, per finanziare le opere pubbliche, supera di poco 1 milione di euro. Il 10 per cento del totale sarà assorbito dagli stipendi del personale, il 18 per cento sarà investito in viabilità e infrastrutture stradali e il sei per cento della spesa sarà per istruzione e diritto allo studio. I consiglieri di minoranza hanno bocciato il bilancio di previsione. «Bisogna essere preparati a fare la nostra parte, nell’emergenza sanitaria, anche quest’anno», ha richiamato la capogruppo di opposizione Carmen Tomba, «perchè il 2021 sarà paggio del 2020, a causa del Covid. Ho visto che sono previste delle assunzioni part time, ma vista la situazione preferirei vedere assunzioni a tempo pieno. Infine, non abbiamo ancora visto il bilancio dell’azienda Terme, ma se ci fossero eventuali scoperti, occorreranno fondi per intervenire». «Il Comune di Caldiero non deve sempre rispondere anche alle carenze di altre istituzioni», ha replicato il sindaco, «ognuno è chiamato a fare la propria parte seriamente, Stato, Regione e anche il Comune. Ma ricordo che alla Regione e allo Stato paghiamo le tasse per vedere garantiti i servizi ai cittadini». «Abbiamo comunque tenuto da parte un fondo di riserva di 400 mila euro per qualsiasi tipo di evenienza e necessità», ha assicurato il primo cittadino. «Ricordo infine che tutto il settore sociale è delegato all’Unione». «Per quel che concerne l’assunzione di dipendenti» ha proseguito Lovato, «abbiamo deciso di prendere nuovo personale per non esternalizzare i servizi, come la biblioteca e gli operatori esterni, così queste situazioni ci costeranno meno. A differenza di ciò che sostiene Tomba, negli ultimi due anni il part time è stato un esperimento molto positivo e produttivo che ha assicurato un servizio di qualità. La flessibilità, a cui la pandemia ci ha costretti, ha portato a cambiare la situazione occupazionale anche nella pubblica amministrazione e quindi per avere personale specializzato al nostro interno, occorre che questo faccia esperienze esterne. Esperienze che poi i dipendenti ci portano in dote». «Occorre aggiungere che il Comune di Caldiero ha le risorse per far fronte a eventuali necessità, perché è stato parsimonioso e lungimirante», ha concluso il consigliere Fabio Franchi, «e sta facendo la propria parte dall’inizio della pandemia in modo importante». •

Z.M.

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