<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

«Ogni persona è speciale» L’addio colorato di Graziano

L’arrivo del feretro di Graziano Giusti, scomparso improvvisamente FOTO PECORA
L’arrivo del feretro di Graziano Giusti, scomparso improvvisamente FOTO PECORA
L’arrivo del feretro di Graziano Giusti, scomparso improvvisamente FOTO PECORA
L’arrivo del feretro di Graziano Giusti, scomparso improvvisamente FOTO PECORA

Un fiore differente dall'altro «perché ognuno è speciale nella sua bellezza e unicità»: così, tenendo tra le mani chi un girasole, chi una rosa, chi un fiore di campo, in trecento, disciplinati dai volontari della squadra Ana Val d’Alpone della Protezione civile, hanno voluto salutare l'ultima volta, nella chiesa parrocchiale di Monteforte d'Alpone, Graziano Giusti. Lo aveva chiesto lui stesso, nelle volontà alle quali il figlio Marco e sua madre Antonella hanno voluto adempiere, per lanciare un'ultima volta il suo messaggio e per questa ragione c'erano due ceste colme di fiori recisi, poi distribuiti a tutti i presenti, all'ingresso della chiesa. Giusti, scomparso improvvisamente giovedì scorso a 64 anni, aveva saputo trovare in ognuno il lato prezioso, quello da valorizzare e da incanalare nell'interesse di tutti: lo aveva fatto quando, lasciato Bonaldo di Zimella per metter su famiglia a Monteforte, proprio in centro aveva aperto la sua fioreria ma, soprattutto, si era proposto come alleato del volontariato montefortiano diventandone, poi, un trascinatore. Lo aveva fatto con la famiglia del Carnevalon de l'Alpon, con la Pro loco di cui era stato presidente e collaboratore a vita, con il gruppo alpini del paese a cui si era iscritto, con i colleghi commercianti e con l'Associazione genitori bambini down per la quale sono state raccolte donazioni. C'erano tutti: fiori mandati dai colleghi fioristi, il gruppo dei Butei de Locara che aveva trasformato nei pionieri delle coreografie in sfilata. «Una persona di cuore, pronta a dare idee e a far crescere i giovani», il ricordo commosso di Loris Rossi che è il sindaco di Veronella ma anche il primo presidente del gruppo. C'era, in veste istituzionale, il sindaco Roberto Costa, «perché Graziano ha dato tanto a tanti, è stato sempre in prima fila quanto a darsi da fare e risolvere problemi. Lascia un grande vuoto e tanti bellissimi ricordi», il suo pensiero a fine cerimonia. «Amico, ideatore, trascinatore per tante iniziative, sempre in prima linea nel volontariato», il pensiero di Loretta Zaninelli, presidente del Coordinamento dei comitati carnevaleschi della provincia di Verona, presente col direttivo. E poi gli amici di una vita, quelli ai quali Oriano Bertuzzi ha dato voce salutando dall'altare «un uomo unico, pieno di talento, disponibilità, creatività dal quale abbiamo tutti imparato il senso della scena e del colore, il senso della vita». Vita, arte, passione ed emozione: quattro modi che Loreta Benin ha scelto per raccontare non solo ciò che diventavano i fiori nelle mani di Giusti, ma tutto ciò che portava in ciò che faceva. Lo sanno bene i commercianti, che sulle vetrine hanno appeso un cartello con su scritto «Ciao Graziano» e sul quale ognuno di loro esprimerà il pensiero da far arrivare alla famiglia: lo sanno bene nella Pro loco, presente col gonfalone ma anche con quella polo che una delle volontarie presente ha, con commozione, disteso sul feretro. A questo coro di voci, unito al coro di Bonaldo che ha accompagnato la celebrazione, don Zeno Bellamoli, don Daniele Bogoni, don Jean Constantine e don Guido Bottegal, che hanno concelebrato, hanno affidato il ricordo di Graziano. •

P.D.C.

Suggerimenti