<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Nuova inaugurazione per la lapide della memoria

La cerimonia di posa della lapide rifatta
La cerimonia di posa della lapide rifatta
La cerimonia di posa della lapide rifatta
La cerimonia di posa della lapide rifatta

«Ricostruire e ripartire sempre». Queste le parole del parroco don Maurizio Gobbo alla benedizione della nuova lapide che onora i Caduti della Grande Guerra e ricorda il grande lavoro che, un anno fa, impegnò tutte le associazioni combattentistiche e d’Arma nel celebrare il centenario della prima guerra mondiale. La lapide ricostruita è quella che venne inaugurata il 4 novembre 2018 ma che è finita in mille pezzi una notte di metà ottobre, durante la Sagra delle castagne. Un incidente, secondo il sindaco Luciano Marcazzan, un atto di sfregio alla memoria, secondo altri: domenica, però, per tutti è stata una giornata di festa vera perché la lapide è rinata grazie al Comune e oggi poggia su un basamento più solido di quella precedente oltre a mettere più in evidenza Associazione combattenti e reduci, Gruppo alpini, fanti, Associazione nazionale carabinieri, le associazioni cioè coloro che lavorarono molto al centenario. È stato questo uno dei momenti più attesi della commemorazione, accompagnata dalla banda «Giuseppe Verdi» di Montecchia di Crosara e di San Giovanni Ilarione, che ha visto la partecipazione di tutte le associazioni e che è stata anche l’occasione per celebrare nuovamente la «Sgaussola della memoria», cioè il percorso che lo scorso anno venne ripristinato inserendo nella pavimentazione pietre d’inciampo con i nomi dei Caduti ilarionesi della Grande guerra. «La miglior difesa è l’attaccamento alle nostre tradizioni, l’esercizio della nostra cultura, l’amore per il nostro paese, l’attenzione a chi sta peggio di noi e ci vive accanto», questo il richiamo del sindaco Luciano Marcazzan che ha invitato i presenti ad una riflessione. «Non buttiamo via il sacrificio dei nostri ragazzi», ha rimarcato, «ed il sacrificio di chi, appartenente alle forze armate, rischia ogni giorno la vita». •

P.D.C.

Suggerimenti