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Esplosione dei contagi

Monteforte, casi quadruplicati e scuole a rischio paralisi. Chiamati anche docenti non abilitati

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La scuola media Zanella di Monteforte (foto Pecora)
La scuola media Zanella di Monteforte (foto Pecora)
La scuola media Zanella di Monteforte (foto Pecora)
La scuola media Zanella di Monteforte (foto Pecora)

In cattedra, nelle scuole primarie di Monteforte d’Alpone, in questi giorni sono al lavoro una decina tra laureati e diplomati ma senza abilitazione all’insegnamento. L’esaurimento sia delle graduatorie che delle messe a disposizione con cui far fronte alle assenze per Covid 19 dei docenti ha costretto Giuseppe Boninsegna, dirigente dell’Istituto comprensivo, a ripartire in questo modo.

Il mondo della scuola sperimenta in questo modo cosa vuol dire il quadruplicamento delle persone contagiate in paese dall’inizio dell’anno, in poco più di 10 giorni. A fronte degli 84 residenti posti in isolamento a San Silvestro, ieri il totale complessivo era 314 casi: il giorno prima erano 299, prima ancora 272. Tra il 2 e il 9 gennaio c’era stato il raddoppio da 106 a 220 casi. L’unico dato confortante, in uno scenario in cui in un mese si è passati da 33 a 314 positivi e dove la percentuale dei contagiati è del 33.18, è che ci sia una sola persona ricoverata in ospedale.

Lunedì mattina, a scuola, tutte le campanelle sono regolarmente suonate: alla primaria Anzolin assenti anche per positività 16 dei 203 studenti e 3 dei 25 docenti, alla primaria Coltro mancavano 21 alunni su 265 e 7 docenti su 35, mentre alla secondaria di primo grado Zanella erano assenti 35 studenti su 295 e 5 insegnanti su 30. Bisogna aggiungere al conto anche i quattro docenti del comprensivo sospesi perché non vaccinati. «La preoccupazione ora c’è per le nuove positività: dopo sole 48 ore dalla riapertura», spiegava ieri il preside Boninsegna, «ho una seconda in quarantena alla Coltro a causa di un tampone positivo. Inoltre due classi alla Zanella in autosorveglianza, ma pure tre docenti risultati contagiati nelle ultime ore. Fortunatamente questi ultimi non sono stati nella stessa classe per quattro ore di fila e indossavano la mascherina Ffp2 e così non dobbiamo fermare gli studenti».

La progressiva crescita dei casi di Covid 19, anche asintomatici, Boninsegna se l’attendeva ma certo non con questa rapidità: attivata la Dad, se per la secondaria per rimpiazzare i docenti contagiati si fa fronte attingendo dalle liste, per le primaria scatta il contratto a chiamata. Quando i bambini della Coltro potranno rientrare in classe, negativi al tampone, dovranno però per i 10 giorni previsti di distanziamento superiore ai due metri rinunciare al tempo pieno, dato che in mensa è impossibile garantire questi spazi.

Va meglio alle scuole dell’infanzia dove, prima di Natale, i contagi avevano costretto alla chiusura anticipata la San Giuseppe di Costalunga mentre alla Don Antonio Dalla Croce, in capoluogo, si faceva scuola con un terzo dei bambini. A ieri qui erano presenti 103 su 130 bambini e a casa una sola insegnante positiva; a Costalunga nessun caso di Covid 19 né tra i bambini né tra i docenti. Alla Santo Stefano di Brognoligo presenti in 50 su 66. Tre degli assenti stanno benissimo, ma non hanno potuto raggiungere la scuola perché è saltata la corsa dello scuolabus a causa della positività al tampone dell’accompagnatore, che non è stato possibile sostituire in tempo per la corsa del mattino.

«Numeri simili me li spiego solo con i festeggiamenti di Capodanno: molti hanno fatto tamponi preventivi, ma in più di qualche caso senza sapere di essere nel momento di latenza del virus. Negativi il 31, erano positivi l’indomani o il 2 gennaio. Vedo le liste», dice il sindaco Roberto Costa, «tra i contagiati ci sono persone di tutte le età. Ringrazio i vaccini perché ho un solo ricoverato ma credo sia necessario adottare ovunque le mascherine Ffp2 e se non lo deciderà il Governo, penso che lo chiederanno i sindaci». Nessun caso di contagio, per il momento, tra i dipendenti del Comune: «Credo sia anche merito dell’aver manutenuto, da due anni in qua, gli accessi al municipio solo su appuntamento. Qualcuno ha storto il naso e si è lamentato», fa sapere il sindaco, «senza capire che così abbiamo messo in sicurezza sia i dipendenti che gli utenti».

Paola Dalli Cani

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