Il medico di base va in pensione e gli assistiti cambiano paese: succede ai 426 pazienti che fino a luglio, a San Bonifacio, erano seguiti dal dottor Loris Mohorovicich.
Tutti gli altri camici bianchi in servizio nella cittadina possono solo accettare familiari di assistiti essendo già massimalisti e dunque, andate a vuoto le ricerche di sostituti, l’unica soluzione possibile è il dirottamento su due medici di Soave e di Cazzano di Tramigna che mettono complessivamente a disposizione 467 posti.
«Il dottore aveva informato sei mesi prima tanto noi che l’Ulss. Possibile che non ci sia stato il tempo per risolvere sul nascere il problema?», lamentano i pazienti.
«La ricerca sta continuando», fa sapere l’Ulss, «e se ci sarà una disponibilità il servizio convenzioni sarà certamente pronto a conferire l’incarico».