<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Marocchino senza vita accanto a un fosso

Recuperato il corpo di un giovane maghrebino finito lungo il canale Lessineo Euganeo Berico, Leb, in località Zerpa, che costeggia la ciclopedonale. Il tratto costeggia anche la provinciale 7b, via Zerpa appunto. Alcuni passanti ieri alle 16 hanno chiamato i carabinieri della compagnia di San Bonifacio, notando l'uomo, 31 anni, originario del Marocco, a terra lungo l'argine atesino trasformato in ciclopedonale. Il giovane viaggiava su una bicicletta, finita nel canale di irrigazione. I carabinieri hanno avvisato i vigili del fuoco del distaccamento di Caldiero, intervenuti per recuperare il cadavere e ripescare la bici. Subito gli inquirenti hanno pensato a una caduta accidentale o a un malore che potrebbe aver causato la morte dell’uomo. Poi, col passare delle ore, all'analisi sommaria del corpo, è stata evidenziata una botta sulla testa. Questa contusione potrebbe essere dovuta alla caduta dalla bici o al fatto che il marocchino sia stato travolto da un mezzo in transito. Dalla ciclopista infatti possono passare i veicoli a motore dei frontisti, residenti e proprietari dei fondi agricoli lungo i versanti dell'argine. I carabinieri stanno indagando per capire il motivo della caduta e della morte e hanno segnalato il fatto alla Procura. •

Z.M.

Suggerimenti