<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Madonna della Neve sagra e solidarietà con i terremotati

Non è proprio una sagra qualsiasi, quella della Madonna della Neve, che per quattro giorni anima ogni anno il quartiere Fontanelle-Biache di San Bonifacio e che prende il via questa sera nel parco di piazzetta Asiago, fino a lunedì 5 agosto, ricorrenza della festività mariana. Si direbbe che la festa popolare è solo un pretesto per dare concretezza alla solidarietà, fatta non solo di parole ma di gesti concreti: quella che si traduce in assegni non simbolici ma «pesanti» come neve bagnata. Così è stata paragonata la solidarietà di questo comitato che, visti i destinatari, considera i suoi gesti di generosità benefici «fiocchi di neve» sulle macerie terremotate (l’anno scorso sono stati distribuiti oltre 3.000 euro). Il presidente del Comitato Fontanelle Biache, Piergiorgio Donà, riferisce che si è consolidato il rapporto con la parrocchia di Sant’Agostino di Amatrice, alla quale è stato destinato un ulteriore contributo di 1.000 euro a favore delle famiglie terremotate, oltre i 2.000 inviati l’anno precedente. In passato era stata aiutata una scuola materna di San Felice sul Panaro dopo il terremoto in Emilia. E nell'autunno scorso c’è stata la disastrosa tempesta che ha colpito la provincia di Belluno: così il Comitato ha deciso di devolvere, sempre con il ricavato della sagra, altri 1.000 euro al fondo di solidarietà del Comune di Rocca Pietore il cui sindaco Severino De Bernardin ha risposto presentando una iniziativa per rilanciare il territorio offrendo ai sottoscrittori di donazioni la possibilità di partecipare a un soggiorno a sorteggio. Ma non è tutto: altri contributi per un totale di ulteriori 1.100 euro sono stati destinati alla San Vincenzo e al Movimento per la vita della parrocchia Sant’Abbondio di San Bonifacio Il programma della sagra prevede musica anni ’60, ’70, ’80 e noti complessi locali. Tra le specialità preparate dagli stand penne ovviamente all’Amatriciana, capretto al forno, polenta e musso, riso al tastasal, la famosa Trippa Osei, lasagne all’anatra. Lunedi, la serata conclusiva sarà preceduta alle 19 dalla messa all’aperto. •

G.B.

Suggerimenti