<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Ma a Monteforte code e disagi almeno fino alla fine del mese

Cittadini in attesa all’esterno dell’ufficio postale di Monteforte, in attesa del proprio turno di accesso
Cittadini in attesa all’esterno dell’ufficio postale di Monteforte, in attesa del proprio turno di accesso
Cittadini in attesa all’esterno dell’ufficio postale di Monteforte, in attesa del proprio turno di accesso
Cittadini in attesa all’esterno dell’ufficio postale di Monteforte, in attesa del proprio turno di accesso

All’ufficio postale di Monteforte ancora disagi, ma siamo agli sgoccioli: dal 1° agosto, almeno stando alle comunicazioni di Poste italiane, l'organico torna alla normalità. Così Poste risponde al malcontento che nelle ultime settimane si è aggiunto a quello, diffuso praticamente in tutta Italia, conseguente al rallentamento delle operazioni e alle conseguenti attese dovute alle misure di contenimento della diffusione del virus. A Monteforte a problema si è aggiunto problema perché dai due operatori e mezzo normalmente in servizio si è passati a uno con intuibili ricadute sul servizio e, gioco forza, sulla sopportazione degli utenti già messi alla prova dalle attese all'aperto. Molti dei frequentanti delle posta, però, non ci stanno a spiegare tutto con la pandemia: «L'ufficio postale di Monteforte era in sofferenza già prima del Covid-19 e non si è fatto nulla per risolvere i problemi. Basta pensare al Postamat: sono più le volte che non funziona rispetto a quelle in cui è operativo», dicono in molti. La pensa così anche il sindaco Roberto Costa che a gennaio aveva scritto al responsabile per il Triveneto della comunicazione territoriale di Poste Italiane chiedendo di prevedere due aperture pomeridiane a settimana ed ampliare quindi l'offerta. «Le difficoltà sono generalizzate», dice Costa, «e da quanto mi è stato spiegato perdurando l'emergenza è difficile pensare ad aggiustamenti ad hoc. L'impegno che ho strappato a Poste è di riprendere la questione non appena lo scenario migliorerà. Per quel che mi riguarda», annuncia il primo cittadino, «riporterò la questione sul tavolo dopo Ferragosto ricordando come il potenziamento del servizio era un impegno che Poste si era assunta già nel 2015 quando venne decisa la soppressione dell'ufficio postale di Costalunga. L'emergenza c'è, nessuno lo mette in dubbio, ma se l'ufficio di via Perazzolo è andato in crisi è perché, senza aumento di orario o di personale, ha dovuto assorbire anche gran parte dell'utenza delle frazioni». Poste prospetta una rivalutazione della situazione montefortiana per settembre od ottobre. Quanto al Postamat, «si tratta di uno dei modelli più vecchi, e dunque piuttosto lento. Anche quello di Monteforte sarà sostituito da un modello di nuova generazione ma non siamo in grado di poter dire quando». Da Montecchia, infine, qualcuno manda a dire a Poste di rifornire l'ufficio del paese di affrancature: «Capita di dover mettere francobolli con valore superiore al necessario perché non ci si sono tutti i tagli!».•.

Paola Dalli Cani

Suggerimenti