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Lo screening per 200 superato a pieni voti

Lo screening per gli operatori scolastici si è svolto nella sala Coghi dell’ex ospedale
Lo screening per gli operatori scolastici si è svolto nella sala Coghi dell’ex ospedale
Lo screening per gli operatori scolastici si è svolto nella sala Coghi dell’ex ospedale
Lo screening per gli operatori scolastici si è svolto nella sala Coghi dell’ex ospedale

A Zevio la scuola riparte con maggiore sicurezza: ben 200 operatori dell'Istituto comprensivo hanno superato senza positività lo screening sierologico per individuare eventuali infezioni da Covid 19. Il 3 per cento del personale è risultato essere entrato in contatto col virus, perciò la percentuale è stata sottoposta a tampone risultando non contagiosa. Quindi tutto bene. Tira un sospiro di sollievo il dottor Giuseppe Romano, della Medicina di gruppo zeviana, nel far sapere l'esito dello screening da lui coordinato assieme all'infermiera Nicoletta Fusaro. Per evitare sovraffollamenti l'indagine richiedeva la disponibilità di ampi spazi, così Ulss e Comune hanno reso disponibile la capiente sala Coghi, eretta alcuni decenni fa all'interno dell'ex ospedale Chiarenzi grazie al lascito della signora torinese Giovanna Coghi, a suo tempo colpita dalle attenzioni e dalle cure ricevute durante sue degenze a Zevio. Oltre a essere un segnale positivo per le famiglie degli alunni, almeno localmente l'adesione quasi totale del personale della scuola all'indagine pone fine alle polemiche dei giorni scorsi, innescate dalla notizia che per gli insegnati il test era facoltativo. Romano e Fusaro colgono l' occasione per sottolineare la partecipazione ai lavori dei rispettivi colleghi affinché lo screening si potesse svolgere regolarmente e indirizzano parole riconoscenti all’Ulss e al Comune, auspicando ulteriori disponibilità della sala Coghi, magari in occasione dell'imminente campagna vaccinale contro l'influenza. «L'alta partecipazione allo screening denota il senso di responsabilità del personale», osserva soddisfatta la dirigente dell'Istituto comprensivo, Paola Uboldi, «soprattutto se si considera che parte degli addetti, non essendo residenti a Zevio, si è rivolta ad altri distretti sociosanitari. Ottimo anche il dato sulla totale negatività dei test. Confidiamo in una ripartenza serena». La preside fa sapere che l' Istituto comprensivo ha montato nelle classi una prima trance di 180 banchi e che, a sorpresa, è già arrivato un buon numero di mascherine da distribuire agli studenti. Al proposito l'Istituto attende rifornimenti settimanali. Pure il sindaco Diego Ruzza plaude all'esito dello screening: «L'alta partecipazione è la dimostrazione del senso di responsabilità a vari livelli del personale della scuola. Soprattutto in questo momento di ripartenza è bene poggiare su certezze». Toccando ferro, Ruzza aggiunge che in caso di alunni positivi il protocollo prevede l'isolamento di tutti i compagni di classe e di chi nelle precedenti 48 ore è stato a contatto con il soggetto contagioso. "Confidiamo sulla responsabilità dei singoli e di chiudere al contagio arginando immediatamente il virus", dice ancora il sindaco. Ruzza conclude annunciando l'acquisto da parte del Comune di 314 banchi trapezoidali, adatti a formare le cosiddette isole didattiche. •

P.T.

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