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Le Terme alla prova della riapertura

Gli ombrelloni debitamente distanziati secondo il nuovo regolamento FOTO PECORA
Gli ombrelloni debitamente distanziati secondo il nuovo regolamento FOTO PECORA
Gli ombrelloni debitamente distanziati secondo il nuovo regolamento FOTO PECORA
Gli ombrelloni debitamente distanziati secondo il nuovo regolamento FOTO PECORA

Come la pandemia ha cambiato comportamenti e stili di vita, così il coronavirus ha cambiato le regole di accesso alle Terme di Giunone. Una proporzione che si potrà sperimentare a partire da domani alle 9,30, quando riapriranno i cancelli delle piscine, chiusi dallo scorso settembre. Un atto di fiducia del Cda dell’azienda nelle potenzialità del complesso termale ed una scelta dettata dalla speranza che il peggio è ormai passato. Fino a settembre, per i prossimi tre mesi, le terme di Caldiero rimarranno aperte tutti i giorni, tra le 9,30 e le 19,30, allo stesso prezzo del biglietto della scorsa stagione. In base alle norme e alle direttive regionali, viene posto un tetto massimo agli ingressi: devono essere garantiti sette metri quadrati per ogni persona che viene fatta entrare. Occupata l’intera area a disposizione (specchi d’acqua esclusi), i cancelli chiuderanno. Ma i metri quadrati del complesso termale sono decine e decina di migliaia, dunque il rischio di essere esclusi è molto basso. Comunque sia, verrà riservato lo spazio per gli abbonati, che non rischiano dunque di restare fuori. Prima di entrare tuttavia, sarà obbligatorio farsi la doccia: le docce interne, dentro gli spogliatoi sono chiuse. Ci sono a disposizione 22 docce esterne, disseminate in prossimità di tutti gli specchi d’acqua. Ve ne sono due nuove, appena installate, vicino alla piscina ad onde. Come dispone l’ordinanza regionale di Zaia e il Dpcm del 17 maggio chiamato Rilancio del governo Conte, sono ancora vietati gli assembramenti (almeno fino al 14 giugno)al di fuori del proprio nucleo familiare. Non è più obbligatorio tuttavia indossare la mascherina negli spazi all’aperto e dunque anche per girare all’interno del parco termale non servirà, a meno che ci si trovi in una situazione dove non sia possibile mantenere il distanziamento sociale di almeno un metro dagli altri bagnanti, che non siano i propri familiari, ad esempio quando ci si trova in fila, o per pagare alle casse e al bar. È opportuno disinfettarsi frequentemente le mani: all’interno del parco termale saranno disponibili dispencer con soluzioni idroalcoliche. Restano al momenti chiusi i campi di beach volley e beach soccer (da calcio), in attesa delle nuove disposizioni del governatore Luca Zaia per il 14 giugno, che potrebbero variare questa limitazione. Si potrà tranquillamente mangiare in pizzeria, senza mascherina, essendoci solo posti a sedere all’aperto. Tutti gli oggetti personali e gli indumenti, dovranno essere riposti dentro alle proprie borse e non lasciarli in giro nella zona solarium. E’ fatto divieto di accesso ai bagni a chiunque abbia sintomi influenzali e a chi presenti una temperatura corporea superiore ai 37 gradi e mezzo. È vietato l’ingresso alle piscine a coloro che abbiano avuto contatti a rischio negli ultimi 14 giorni, o provengano da zone considerate a rischio di contagio. I minori di 14 anni dovranno essere accompagnati e sorvegliati, nel rispetto delle norme igieniche e di distanziamento sociale, ancora vigenti. Ai bimbi piccoli, i genitori dovranno far indossare pannolini contenitivi. Il mancato rispetto di queste regole, può comportare l’immediato allontanamento dal parco termale. «Tutti gli specchi d’acqua saranno aperti, compresi gli acquascivoli», assicura la presidente dell’azienda speciale terme, Roberta Dal Colle, «La Brentella e la Cavalla, le vasche storiche con acqua termale, avranno il numero chiuso: in caso fosse superato, si dovrà attendere il proprio turno. Invece nelle altre piscine sarà presente nell’acqua il cloro, in quantitativo tale da inibire e non far sopravvivere il virus». •

Zeno Martini

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