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La storia della bambina Elda in fuga dalle foibe

Venne strappata ancora bambina dalla sua terra natale e 75 anni dopo l’esule istriana Elda Gasparini racconta la sua storia: ci sarà anche lei, oggi, alle 20.30, al Centro convegni di Montecchia di Crosara per il racconto che ha affidato ad Edoardo Casotto per il libro «Le mie radici nella terra rossa», quinta pubblicazione dell’ex sindaco. L’incontro con Gasparini, nata a Visignano d’Istria, residente a Robegno, frazione di Salzano, Venezia, risale a più di 10 anni fa quanto Casotto la invitò all’Università del tempo libero per il Giorno del ricordo. Nacque così l’idea di raccogliere le vicende di quella bambina che a 6 anni dovette lasciare casa, scuola, amici e scappare. C’era mamma Maria al suo fianco, il fratellino Ernesto rimase in Istria con la nonna. C’era Trieste da raggiungere, città in cui papà Marcello, militare da poco tornato da quasi due anni chiuso in un campo di lavoro, si rifugiò per sfuggire ai titini che lo braccavano. Solo cinque anni dopo la famiglia riuscirà a ricomporsi. Alla serata, condotta da Giamberto Bochese, letture di Dolores Rizzotto; canti del coro Tre Monti. Lunedì, alle 11.30, l’omaggio al monumento dei Martiri delle foibe. •

P.D.C.

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