<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

La solidarietà salvagente l’offrirà il nuovo emporio

L’inaugurazione dell’emporio solidale Il salvagente FOTO DIENNE
L’inaugurazione dell’emporio solidale Il salvagente FOTO DIENNE
L’inaugurazione dell’emporio solidale Il salvagente FOTO DIENNE
L’inaugurazione dell’emporio solidale Il salvagente FOTO DIENNE

Se quello della vita è diventato un mare in burrasca, a lanciare «il salvagente» ci pensa la Croce rossa italiana: il Comitato locale Est veronese e il Comune, con Movimento per la vita-Centro aiuto vita, Caritas, San Vincenzo De' Paoli di San Bonifacio, Movimento scout adulti (Masci) e parrocchia ortodossa romena San Bonifacio Martire, da martedì apriranno, in via Cesare Battisti 10, l’Emporio solidale. Si chiama, appunto, «Il salvagente» ed è il luogo di approdo di tutta una serie di esperienze: quella dei volontari del Comitato locale Est veronese della Cri, con i pacchi alimentari, e le analoghe iniziative delle altre associazioni. Tutto riunito in 250 metri quadrati dove non solo si può riempire di beni di prima necessità il carrello ma, soprattutto, stabilire relazioni capaci di trasformare il bisogno in un solo capitolo della propria vita e non nell’intero percorso. L’aiuto, che passa sempre per i Servizi sociali del Comune, viene infatti garantito, in prima battuta, per sei mesi e si propone di inserire singoli e famiglie in difficoltà (almeno 150 stando alle previsioni) in una rete che scongiuri l’isolamento ed offra strumenti per il rientro nella normalità della vita. All’emporio, che aprirà i battenti martedì con la distribuzione mensile che ricalca il vecchio calendario Cri, non si useranno euro ma «punti», quelli che i Servizi sociali riconosceranno ai titolari di apposite tessere, in relazione alla reale situazione di bisogno e del numero di componenti del nucleo familiare. Il consumo, dunque, non potrà che essere consapevole e responsabile, senza sprechi. Frutto di una concertazione andata avanti per quasi un anno tra Cri, assessorato alle Politiche sociali del Comune ed associazioni, «Il salvagente» è la risposta ad un bisogno che dopo il lockdown ha ingrossato notevolmente le fila dei vulnerabili. È un «progetto di comunità», come è stato sottolineato ieri all’inaugurazione, con sede nel cuore di un quartiere; è la traduzione dell’impegno Cri nell’inclusione sociale ed esprime il Programma europeo di aiuti alle persone indigenti. L’emporio ha già deciso di crescere: col nuovo anno, infatti, i volontari Cri con qualifica di Operatore sociale generico contano di aprire due volte la settimana. Gli scaffali si riforniranno con il Banco alimentare e da collette alimentari o donazioni di beni di prima necessità o acquistato grazie a doni in denaro: per aiutare, scrivere a estveronese.sociale@veneto.cri.it. •

Paola Dalli Cani

Suggerimenti