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La pittrice e il prete Zenari Due mostre in due giorni

«Cielo... mi sta bene» è il titolo della mostra personale di pittura che si può visitare in occasione di «Soave vi aspetta» oggi e domani nella sala civica di piazza Antenna (orario 10-12.30 e 15-19): espone Erica Bertazzolo, una creativa con esperienza in varie discipline e con numerose mostre personali nazionali. Bertazzolo dal 1998 è insegnante alle scuole superiori di disegno professionale, progettazione, storia della moda e costume. «Omaggio a don Pietro Zenari» è invece il titolo della mostra storica allestita per il 150° della presa di Porta Pia e curata dallo storico e scrittore Ernesto Santi nella sala delle feste di Palazzo del Capitano, sede municipale. L'orario di visita è 9-12 e 15-18. Don Pietro Zenari (1830- 1889), soavese e parroco di Caldiero, in arte Matio Zocaro, ha incarnato nella sua poesia l’indole del patriota risorgimentale: orfano del padre Stefano Zenari, che fu ucciso dagli austriaci l’8 aprile del 1848 sul Monte Tenda a Soave, rivendicò nella sua poesia con lo pseudonimo di Matio Zocaro i valori del Risorgimento nazionale, come un bene civico e spirituale. La mostra allestita nella sala delle feste è promossa dal Comune e dalla Pro loco e intende ribadire l’importanza della poesia dialettale nella coscienza popolare risorgimentale. L’esposizione presenta la raccolta di 80 pagine stampate, che sono custodite nella Biblioteca civica di Verona, scritte da don Pietro Zenari: brani di circostanza, componimenti celebrativi, anniversari, inaugurazioni, rime sparse, memorie di fatti e persone. Il parroco di Caldiero scriveva in rima e in dialetto, non per il gusto di farlo, ma per farsi comprendere meglio ed essere ancora più vicino alla propria gente. •

Zeno Martini

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