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La casa dell’ex sindaco Norma cancella il reato

Ex sindaco. Gabriele Marini prosciolto dall’accusa di abuso d’ufficio
Ex sindaco. Gabriele Marini prosciolto dall’accusa di abuso d’ufficio
Ex sindaco. Gabriele Marini prosciolto dall’accusa di abuso d’ufficio
Ex sindaco. Gabriele Marini prosciolto dall’accusa di abuso d’ufficio

Il Comune retto dall’allora sindaco Gabriele Marini, 54 anni, annullò il permesso di costruire la casa proprio del primo cittadino. La moglie Monica Dal Cerè fece ricorso al Tar contro questo provvedimento. Il Comune non si costituì in giudizio contro i due coniugi e la Procura li accusò di abuso d’ufficio coinvolgendo l’ex vice sindaco Adriana Valenti, 53 annio e l’ex assessore Rosario Maccarone, 64. La verità giudiziaria sulla vicenda? Non si saprà mai. L’articolo sull’abuso d’ufficio è stato modificato, il pm Aresu non è stato in grado di adeguare le accuse alla nuova normativa e al gup Paola Vacca non è rimasto che prosciogliere i quattro imputati, difesi da Giulia Tebaldi, Paolo Iannetti e Angelo Cubisino, «perchè il fatto non è più previsto dalla legge come reato». Il giudice sottolinea nella motivazione della sentenza che la procura ritiene che le condotte degli imputati «non integrino la violazione di alcuna norma penale» e il finale non può che essere il proscioglimento dei4 imputati ancora prima di entrare nel merito dell’accusa. Il lungo capo d’imputazione, peraltro, ricostruiva la vicenda, sviluppatasi tra il novembre 2018 e il 4 gennaio 2019 a Monteforte. Il dirigente del Comune il 14 novembre 2018 aveva preparato la delibera numero 140 che prevedeva la costituzione in giudizio del Comune contro il ricorso della moglie del sindaco. Sei giorni dopo, però, la Giunta, alla presenza dello stesso sindaco, riporta l’accusa, rinviava la discussione sulla replica del Comune al ricorso presentato dalla moglie di Marini, 51 anni. Trascorre una settimana ma la Giunta, sostiene ancora la procura, ometteva di nuovo di approvare la delibera, rinviata una settimana prima. La stessa giunta poi chiedeva una relazione al dirigente del Comune «sui punti di forza e debolezza della posizione dell’ente» sulla vicenda. La relazione fu consegnata ma l’assessore Maccarone in una nota del 7 dicembre 2018 scrisse che non erano arrivate risposte adeguate dal responsabile del settore tecnico sull’opportunità di costituirsi in giudizio. L’accusa, alla fine, sosteneva che la Giunta avrebbe omesso «pretestuosamente di deliberare sulla costituzione in giudizio, così lasciando scadere i termini utili». In questo modo, è ancora la tesi della procura, «avrebbero procurato in ingiusto vantaggio» a sindaco e consorte e contemporaneamente un ingiusto danno al Comune, costretto a liquidare al legale della Dal Cerè 1.268 euro. Su queste accuse, però, non arriverà mai una sentenza sul merito.•. G.Ch.

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