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La biblioteca compie 40 anni

Marco Padovani consegna una targa a Valeria Parisi
Marco Padovani consegna una targa a Valeria Parisi
Marco Padovani consegna una targa a Valeria Parisi
Marco Padovani consegna una targa a Valeria Parisi

A quarant’anni dalla fondazione, la biblioteca di Lavagno è una realtà viva. Di recente l’amministrazione ha voluto ringraziare i volontari che, guidati da Valeria Parisi, nell’ottobre del 1979 hanno gettato le basi di una istituzione che aveva come nome «Gruppo attività culturali e ricreative Vago»: Gacerv. La sede era nelle vecchie scuole di Vago, ora demolite. «La scelta di riunire i capifamiglia di Vago per presentare loro la nostra iniziativa», ricorda Valeria Parisi, «si è dimostrata vincente. Tutti erano molto favorevoli. Ci hanno ringraziato e si sono detti disposti a fornire il loro aiuto, anche in denaro. Serviva tutto: schedario, scaffali per i libri, tavoli e sedie, armadietti. Tutto ci venne offerto anche grazie alla Cassa di Risparmio di Vago». Alcuni giovani, a turno, la tenevano aperta per 10 ore settimanali. Presto divenne l’anima di molte iniziative e realizzava quanto scriveva Marguerite Yourcenar: «Fondare biblioteche è un po’ come costruire granai pubblici: ammassare riserve contro l’inverno dello spirito». Nel 1986 la biblioteca venne donata dai volontari al Comune, con la clausola che la sua sede rimanesse a Vago. «Così divenne comunale», aggiunge Parisi, «con gli obblighi che ciò comportava e che dovevano essere onorati da me come presidente, da Lino Ederle, purtroppo scomparso prematuramente, come bibliotecario e da quanti ci davano una mano. Con il tempo, arrivarono anche i contributi comunali e regionali». La biblioteca, nel frattempo trasportata in un locale delle nuove elementari di via Bertoni, funzionava con buon risultato già da 23 anni quando il Comune volle scegliere presidente e comitato di gestione. «Nel momento in cui ho dovuto consegnare le chiavi di quella che consideravamo una nostra creatura», ammette Parisi, «ho provato un colpo al cuore. Il periodo che seguì non fu facile perché la gestione era in mano a persone poco motivate. Poi, con il cambio dell’amministrazione, la biblioteca venne affidata a una cooperativa e alla sua direzione arrivò Alice Bisagni, che contribuì a farla funzionare bene come avviene ancora oggi». Nel settembre del 2011 la biblioteca venne traslocata in un nuovo edificio. Lo scorso maggio venne intitolata ad Alda Merini. La giornata per ringraziare i volontari fondatori ha visto presenti il sindaco Marco Padovani e Fausta Croce, assessore alla cultura e da Carlo Bissoli assessore all’ambiente, commercio, ecologia e comunicazione. Molti gli ospiti, musiche curate da Daniele Rotunno; poesie di Merini o personali, recitate da Adriana Rezzele. Nella targa dedicata a Valeria Parisi dal Comune, si legge: «Quando si finisce un libro, dentro c’è sempre una pagina: la tua». •

G.C.

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