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Il caso

L'Ulss 9: «Niente esito del test Covid al medico di base? Solo un problema di visualizzazione»

Un meccanismo automatico che si attiva solo in caso di esito negativo del Covid-test sarebbe alla base dell'inconveniente lamentato da un medico di base di San Bonifacio che, da giugno, non riesce a visualizzare il risultato dei suoi test rapidi. Un disservizio denunciato a L'Arena nei giorni scorsi cui ora l'Ulss9 replica tranquillizzando.

 

L'Ulss 9 Scaligera precisa infatti che il problema riscontrato dal medico di medicina generale riguarda una «mera mancata visualizzazione sul terminale dei referti dei suoi tamponi rapidi a cui si sottopone di routine. I suoi tamponi effettuati il 27 luglio e 26 agosto 2021, infatti, sono regolarmente registrati e indicano come il sistema di trasmissione funzioni correttamente. Il risultato di questi ultimi test rapidi, va sottolineato, era negativo».

In caso contrario, come previsto dalla procedura, il medico sarebbe stato contattato immediatamente dal personale del Centro Tamponi per effettuare subito un tampone molecolare e poi invitato a restare in casa fino al giorno seguente in attesa dell'esito, chiarisce l'azienda.

«Diversamente, i tamponi rapidi con esito negativo entrano in un flusso automatizzato che coinvolge diversi sistemi informatici regionali e locali che dialogano tra loro fino alla consegna del referto digitale nel Fascicolo Sanitario Elettronico regionale, per la consultazione tramite computer o altro device. Per la corretta trasmissione di questo flusso, tutti i dati devono collimare in modo perfetto e in alcuni casi sporadici può accadere un’interruzione o una mancata visualizzazione», prosegue la nota dell'Ulss.

«Ciò non pregiudica la sicurezza del sistema, in quanto i casi positivi vengono intercettati immediatamente e trattati in modo tempestivo e rigoroso. Simili segnalazioni sono comunque utili a risolvere eventuali problemi e a rendere il servizio sempre più preciso nel mappare e contenere la diffusione del virus. Pertanto l’Azienda ringrazia il medico di base per la segnalazione, certa dello spirito costruttivo della stessa».

Il direttore generale, Pietro Girardi, coglie l'occasione anche per ringraziare tutti i medici di famiglia, i pediatri di libera scelta oltre a tutti gli operatori sanitari, sociali e amministrativi ospedalieri e dei servizi territoriali e del dipartimento di prevenzione che, insieme ai volontari, in questi mesi «stanno garantendo il massimo impegno per garantire alla comunità la massima qualità dei servizi per tutelare la salute dei cittadini. I medici di famiglia sanno che resta fondamentale il loro continuo dialogo con le direzioni delle Cure Primarie e dei Distretti dell’ULSS, rapporto consolidato tra le parti e di rilevante importanza», conclude.

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