<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

L’oasi
per tutti

L’oasi naturale dell’ex Cava Moneta. Vi si sono formati nove specchi d’acqua
L’oasi naturale dell’ex Cava Moneta. Vi si sono formati nove specchi d’acqua
L’oasi naturale dell’ex Cava Moneta. Vi si sono formati nove specchi d’acqua
L’oasi naturale dell’ex Cava Moneta. Vi si sono formati nove specchi d’acqua

Sarà la prima oasi naturalistica senza barriere architettoniche e strutturata per la pesca sportiva anche per disabili dell’Est veronese. Prende il via la riqualificazione di ex Cava Moneta, area verde comunale che sarà trasformata in un’oasi naturale, già inserita nel Piano faunistico regionale come tale. La Giunta comunale ha approvato il progetto definitivo ed esecutivo dell’opera da trasmettere alla Centrale unica di committenza dell’Unione di Comuni Verona Est, che si occuperà di bandire la gara d’appalto dei lavori, entro la fine del mese.

Realizzare l’oasi protetta costerà 330 mila euro: 300 mila saranno coperti da un contributo regionale, gli altri 30 mila li metterà l’amministrazione comunale. La vecchia cava abbandonata si espande su una superficie di 198 mila metri quadrati e presenta nove specchi d’acqua: si tratta di vecchie cave di argilla riempitesi d’acqua e diventate laghetti. Uno dei quattro laghi centrali, più grandi, verrà approfondito per permettere alla fauna ittica di vivere. Sarà in questo specchio d’acqua, chiamato il lago dei Capellazzi, che verrà praticata la pesca sportiva. Il laghetto sarà circondato di postazioni adatte ad accogliere anche le sedie a rotelle per permettere ai non deambulanti di pescare. Per trovare una struttura simile nel veronese, occorre andare a Peschiera lungo il Mincio.

NEL LAGHETTO potranno ovviamente pescare non solo portatori di handicap. Nelle vicinanze dell’ingresso sarà creato uno spazio a parcheggio, sia per auto che per pullman: questi potranno così accompagnare comitive e scolaresche. Verrà costruito un edificio in legno a servizi, che disporrà di bagni, anche per diversamente abili e di un punto ristoro.

VERRÀ SCAVATO un pozzo artesiano che garantirà l’acqua ai servizi igienici e servirà anche a mantere il livello dell’ acqua nel lago per la pesca sportiva. Verrà portata la corrente elettrica, che attualmente manca.

Sarà condotta la manutenzione delle piante e degli arbusti, che creano una sorta di barriera verde, nella quale nidificano varie specie di uccelli, stanziali e migratori.

Attraverso un percorso, una sorta di corriodio verde, si potrà attraversare e visitare l’intera area verde con essenze autoctone. Lungo il corridoio verde, verranno dislocati punti di osservazione. «Saranno postazioni automatiche, dove sedersi, dotate di binocolo per l’osservazione degli uccelli e degli altri animali che vivono in questa zona umida, dove si è ricreato un habitat naturale, tipico di questo territorio», descrive il sindaco, Davide Pagangriso. «Ci siamo orientati verso la pesca sportiva, per consentire una gestione del sito: c’è già un’associazione dedita alla pesca sportiva, che si è fatta avanti per gestire la vecchia cava, in località Moneta».

«L’ingresso per la visita sarà libero, mentre pagherà il biglietto chi verrà a pescare», avverte il primo cittadino, «Verranno sistemati i vialetti di accesso, tutti in piano e quindi percorribili anche con le sedie a rotelle e verranno rinforzate e adattate le sponde dei laghetti, in modo che possano accogliere sia i visitatori, che i pescatori».

Zeno Martini

Suggerimenti