L’idea di Brigo: unica lista elettorale

Il paese voterà per il cambio dell’amministrazione il 20 e 21 settembre e la campagna elettorale ora s’infiamma. Nei giorni scorsi, il primo a rompere gli indugi, annunciando la sua candidatura, è stato l’ex sindaco Francesco Farina, su posizioni leghiste. Ora, con una lettera aperta, gli risponde «La civica per Palù», vicina al sindaco uscente Gianni Brigo. La civica prende in prestito la dichiarazione di Farina, che è stata recapitata ai cittadini, con la quale l’ex sindaco asserisce che s’impegnerà per realizzare il suo sogno, ovvero che Palù abbia una lista che comprenda solo persone con disponibilità di tempo, competenze e buona volontà da dedicare al paese. La civica coglie la palla al balzo per assicurare che la lista è disponibile a lavorare per una compagnie «unica ed equilibrata, per il bene e la serenità di Palù». Per trasformare il sogno di Farina in realtà, La civica fissa però una serie di paletti: chiede all’ex primo cittadino defenestrato nel 2015, di fare un passo indietro e annuncia che anche il sindaco uscente, Gianni Brigo, sarebbe disposto a non ripresentarsi alle amministrative per il secondo mandato pur di far spazio al nuovo progetto. La civica stabilisce poi che la proposta di collaborazione dovrà essere accolta da Farina senza riserve e di essere in attesa di sollecita comunicazione formale sul suo eventuale disimpegno, per quindi aprire il dialogo in vista delle consultazioni. Conclude nominando suo delegato alle trattative l’attuale capogruppo di maggioranza Alberto Pelattieri. A detta de La civica, la compagine di Farina dovrebbe invece essere rappresentata dal segretario della Lega paludana, Alessandro Bonvicini. Tutto ciò, secondo la lista rappresentata da Pelattieri, «dovrebbe mettere fine a tanti anni di insensato astio tra le due parti, perché la nostra comunità non dev’essere di soli giudici che si divertono a commentare il lavoro altrui sui social, standosene sul divano di casa. La nostra», conclude la lettera aperta, «è una comunità fatta da molti cittadini per bene, di associazioni di volontariato e di persone con la testa sulle spalle, che però spesso non si rendono disponibili al bene comune per non finire nel vortice delle polemiche». Francesco Farina non ci pensa un attimo a rigettare la proposta della lista concorrente. Premette che la «mossa» de La civica è tardiva, poiché la sua lista è già formata e sta già ha elaborato il programma. Entra poi nel merito della questione affermando che l’unione tra le varie anime del paese «non è un’alchimia, da farsi a tavolino, ma richiede anni di lavoro e condivisioni per essere raggiunta. Quindi la proposta avanzata dalla lista avversaria al termine di cinque anni di cattiva amministrazione, ci sembra un modo per sfuggire le responsabilità e coprire l’incapacità di formare una compagine credibile e con un programma realizzabile. La civica», commenta in conclusione l’ex sindaco, «ha avanzato una proposta secca, nel tentativo di dominare da solo i giochi alle prossime amministrative. Stavolta però le decisioni le prenderanno i cittadini, scegliendo quale lista può garantire impegno nell’unire il paese con azioni concrete e positive, che nascono dalla condivisione e dal confronto, non da imposizioni di chi ha fallito nell’ultimo quinquennio amministrativo». Forse perché il Comune è piccolo e, come si sa, la gente mormora, ad ogni scadenza amministrativa Palù si spacca letteralmente in due, con polemiche dirompenti tre le opposte fazioni, spesse volte sconfinanti nel privato personale. Stante la situazione, lo scenario poco edificante si ripeterà anche in questa tornata elettorale? •