<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
LAVAGNO

L'aula delle medie dedicata al dirigente Enrico Cherubini

Iniziò la carriera in quella scuola

L'Istituto «Don Milani» di Lavagno intitola ad Enrico Cherubini, dirigente scolastico scomparso il 27 novembre dello scorso anno, l'aula di informatica della scuola secondaria di primo grado di San Pietro a Lavagno.
Enrico Cherubini, classe 1957, aveva cominciato la carriera nella scuola come docente di lettere proprio a Lavagno. A seguito di un concorso ordinario, era stato nominato dal 1° settembre del 1993 preside in prova ancora in questa sua scuola. L'anno scolastico seguente veniva confermato nel ruolo e rimaneva a dirigere la scuola media di Lavagno fino al 1997 quando passava alla Salgari di Ca' di David dove sperimentò l'organizzazione dei nuovi accorpamenti di scuole denominati Istituti comprensivi. Tre anni dopo nacque l'Istituto a Cadidavid e, da preside, Cherubini diventava il suo primo dirigente scolastico. Qui rimaneva fino all'anno scolastico 2004/2005. Poi per 6 anni consecutivi ha assunto l'incarico di dirigente all'Istituto di Tregnago e, successivamente, per altri 3, quello dell'Istituto 4° di Ponte Crencano Quinzano Avesa, fino al 31 agosto del 2014. Per l'anno scolastico successivo veniva trasferito all'Istituto di Borgo Venezia. Un incarico quest'ultimo che la malattia non gli permise mai di assumere.
Mettendo a frutto le buone doti di organizzatore riconosciute da molti suoi colleghi, ha raggiunto significativi risultati professionali come, ad esempio, nella sperimentazione del tempo flessibile e nella nuova organizzazione degli Istituti comprensivi. «A Ca' di David» dice Stefano Quaglia, dirigente dell'Ufficio scolastico veronese, «Cherubini ebbe la capacità di avviare una struttura nuova, modello da esportare in tutto il Veneto».
Quanti hanno lavorato con lui lo ricordano anche per la sua grande grande capacità di confronto con tutti, ma anche per la chiarezza degli obiettivi che intendeva raggiungere. «Si aveva», afferma un suo collega, «la sensazione di agire in piena libertà mentre lui conosceva bene il traguardo a cui voleva farti arrivare».
La cerimonia di intitolazione dell'aula avrà inizio alle 11 con il saluto degli ospiti di Fiorenza Masotto, dirigente dell'Istituto di Lavagno. Per l'occasione i colleghi proiettaranno un video dei momenti più significativi della vita di Enrico, scomparso nel 2014. G.C.

Suggerimenti