C'era tutta Caldiero oggi allo stadio comunale, che si è riempito per dare l'ultimo saluto all'ex sindaco Giovanni Molinaroli, per tutti Gianni: è venuto a mancare il 22 ottobre, giorno del suo onomastico, San Giovanni Paolo II. E non poteva essere che così per un campione nello sport, come nella vita.
«Grazie a tutti voi, che siete venuti a salutare papà», ha letto al termine della partecipata cerimonia Paolo Molinaroli, uno dei cinque figli di Gianni, «Cosa faremo senza le tue battute? Eri l'unico che facevi ridere la mamma. A volte dicevamo: noi ce la siamo ritrovata, ma tu te la sei presa... e hai scelto bene», ha ricordato anche la madre Maria Angiola, «Siamo cresciuti nell'amore per tua moglie e per la tua famiglia. C'era sempre un bacio tra te e la mamma, in tutti i momenti quotidiani. C'era il bacio anche nei giorni in cui non stavi bene. Così ci avete fatto conoscere l'amore vero».
«Te ne sei andato tra le braccia di mamma», ha concluso Paolo, «Speriamo che Dio sappia che grande uomo ha ricevuto, perchè noi sappiamo bene che grande padre e marito abbiamo perduto». «Gianni è stato tanto nella sua vita», ha ricordato nell'omelia il parroco emerito di Caldiero, don Luigi Grifalconi, «figlio, sposo, padre, fratello e un buon amico. La vita non finisce nel nulla. Giovanni ora è oltre, è in cielo e ci accompagna con la preghiera».
Prima che amministratore, è stato volontario della Pro loco, consigliere nel Consiglio di amministrazione della scuola materna “Don Provoli” di Caldiero, è stato consigliere comunale dal 1998 al 2007, per poi ricoprire la carica di primo cittadino dal 2007 al 2017. E’ stato anche presidente dell'Unione di Comuni Verona Est, dal 2014 al 2016.