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Invito in ritardo per il Consiglio Scoppia una bagarre politica

Convocazione fuori tempo massimo e la Lega chiede il rinvio del Consiglio comunale. La maggioranza va però per la sua strada: sul tavolo resta, ora, la polemica. Conseguenze concrete, soprattutto sull’assestamento di bilancio, il punto più importante dell’ultima seduta, secondo il sindaco di Montecchia di Crosara, Attilio Dal Cero, non ce ne saranno: «L’assestamento è ok, lo ribadiremo al prossimo Consiglio», dice. La mancata convocazione, secondo norma, però, potrebbe motivare una richiesta di annullamento, e qualche ricorso: «Se fosse così», è perentorio Dal Cero, «i rapporti con le minoranze si aggraverebbero ulteriormente. Nel caso, daremo tutte le informazioni a riguardo e chi sarà chiamato a decidere, deciderà». Per la Lega, però, le cose non sono così semplici: «La convocazione al consigliere Nicola Roncolato è arrivata poco più di sei ore prima del Consiglio, impedendogli, di fatto, di esercitare il suo ruolo», dice il capogruppo Franco Casotto, segnalando anche alcuni «pasticci» nella convocazione che è arrivata a lui. Abbastanza, insomma, per diffidare Dal Cero dal proseguire per nullità formale della convocazione e chiedere il rinvio della seduta. Dal Cero ha tuttavia deciso di proseguire e Casotto ha abbandonato l’aula. «Un fatto del genere non è mai accaduto», dice Giuseppe Cavazza, capogruppo di Montecchia solidale, in minoranza, «secondo il sindaco, in caso di annullamento potrebbe semplicemente scattare una sanzione. Noi siamo rimasti ma, cautelativamente, ci siamo astenuti da qualsiasi decisione». Dal Cero, dal canto suo, si dice stupito del can can sollevato: «È capitato, ci siamo scusati e hanno fatto le loro giuste rimostranze. Problemi tecnici, anche legati alla tardiva presentazione del fascicolo di Roncolato che, oltre tutto, avevo avvisato verbalmente 4 giorni prima». Ma Roncolato smentisce: «Il fascicolo l’ho presentato a metà giugno; sull’avviso verbale, nella sera in cui ci siamo visti con il sindaco, non ci siamo parlati. Fosse anche stato così, non viene meno il rispetto di tempi e modalità sanciti da norma». Sul tavolo resta una parola, collaborazione: Dal Cero dice di crederci, pur censurando il «chiasso» fatto dalla Lega. Casotto ribadisce di augurarsi una collaborazione vera «che passi, ad esempio, dalla conferenza dei capigruppo e non dal metterci spalle al muro». •

P.D.C.

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