Incendio in cucina Salva quattro gatti e resta intossicato

Se i suoi quattro gatti sono ancora vivi lo devono a lui. A lui che, dopo aver chiamato i vigili del fuoco, non ha esitato a cercarli nelle stanze piene di fumo recuperandoli uno a uno. E finendo poi al pronto soccorso per sospetta intossicazione. Sorte toccata anche a mici, dirottati però dal veterinario. Tutto è accaduto alle 16.30 quando nella cucina di una villetta a schiera di Zevio, in via Trieste, un corto circuito ha innescato un incendio. La cappa sopra il piano di cottura ha iniziato a bruciare, riempiendo la casa di fumo e fuliggine. Nell’abitazione, dove abitano i genitori e due figli maggiorenni, non c’era nessuno, ma la fortuna ha voluto che pochi minuti dopo rientrasse uno dei figli. È stato lui a dare l’allarme, salvando la casa e pure i quattro gatti. Anche se dormire nell’abitazione ieri sera è stato impossibile a causa dell’odore di bruciato che ha impregnandola ogni stanza. L’incendio è stato domato dai vigili del fuoco, arrivati con un’auto pompa serbatoio e un’autobotte. A soccorrere la famiglia rimasta senza un tetto per la notte è stato anche il vicesindaco Gabriele Bottacini, che si è subito recato nell’abitazione. «Mi ha chiamato il sindaco Diego Ruzza e, visto che ero in zona, sono andato a vedere se c’era bisogno di aiuto, racconta. «In casa, anche se per fortuna i danni visibili erano pochi, c’era un odore di bruciato fortissimo. Muri tutti neri e fuliggine ovunque. Impossibile dormire lì. Sembra che l’incendio sia partito da una presa elettrica», continua il vicesindaco. «Ora bisognerà aspirare la fuliggine, ritinteggiare la casa e mettere in sicurezza l’impianto elettrico, ma questa famiglia è stata comunque fortunata perché se il figlio non fosse rientrato i danni sarebbero stati gravissimi. Sarebbe bruciato tutto. E sono stati fortunati anche i quattro gatti, salvati dal coraggio del ragazzo, che poi è stato portato al pronto soccorso di San Bonifacio perché non si sentiva bene». Bottacini si è dato da fare per trovare quattro posti letto alla famiglia a Casa Betania, ma alla fine genitori e figli hanno preferito trascorrere la notte a casa di amici. •. C.T.