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Impianto di Ca’ del Bue No a impatto ambientale

Una parte dell’impianto dell’Agsm a Ca’ del Bue
Una parte dell’impianto dell’Agsm a Ca’ del Bue
Una parte dell’impianto dell’Agsm a Ca’ del Bue
Una parte dell’impianto dell’Agsm a Ca’ del Bue

La Regione ha detto no alle osservazioni dei Comuni di San Giovanni Lupatoto, San Martino Buon Albergo e Zevio che chiedevano la valutazione di impatto ambientale (Via) per l’ammodernamento dell’impianto di smaltimento dei rifiuti di Ca’ del Bue di Agsm. Le tre amministrazioni, per la tutela delle proprie comunità e dei territori, dovranno puntare sulle prescrizioni previste dal decreto regionale emanato il 30 giugno scorso. Gli obblighi posti come condizione per l’attivazione dell’impianto sono tre. Il primo è il riesame dell’autorizzazione integrata ambientale entro il 17 agosto 2022. La Regione precisa che le modifiche introdotte comportano la riclassificazione dell’impianto in attività di recupero di rifiuti e quindi la relativa competenza è della Provincia di Verona. Essendo poi l’installazione soggetta ad Autorizzazione integrata ambientale, la Regione evidenzia come nel Piano di monitoraggio e controllo siano anche ricomprese le verifiche periodiche della matrice rumore a partire dalla messa a regime dell’impianto. Agsm dovrà pertanto effettuare, entro sei mesi dall’entrata in esercizio provvisorio dell’istallazione, una verifica di impatto acustico anche per residenti e attività potenzialmente più esposti e in condizioni di massima gravosità dell’impianto. L’Agsm sarà inoltre tenuto ad effettuare, entro un anno dall’entrata in esercizio provvisorio dell’istallazione, uno studio di impatto degli odori. i cui risultati dovranno essere inviati alla Regione Veneto, alla Provincia di Verona, al Comune di Verona e ad Arpav. Qualora dallo studio dovessero emergere criticità, Agsm dovrà individuare e proporre le soluzioni per il superamento delle stesse. Inoltre, dovrà inviare, contestualmente alla presentazione della dichiarazione del direttore dei lavori attestante l’ultimazione delle opere, la dichiarazione di conformità di tutto il sistema impiantistico di illuminazione esterna nel rispetto della normativa regionale vigente sull’inquinamento luminoso. Il piano d’indagine relativo alle terre e rocce da scavo deve essere revisionato in accordo con Arpav. Nel dicembre 2019 due tecnici incaricati da Agsm vennero in consiglio comunale a San Giovanni Lupatoto a spiegare in cosa consisteva l’ammodernamento dell’impianto: «A Ca’ del Bue non si parla di inceneritori ma di produzione di biogas. Si vuole inserire la produzione di biometano ottenuto dalla lavorazione di umido e immetterlo nella rete Snam. Il metano sarà poi prelevato in Basso Acquar per alimentare autobus e mezzi pesanti». Da inizio anno, i sindaci dei tre comuni chiedevano una nuova valutazione di impatto ambientale (Via) allo scopo di far emergere le reali condizioni di rischio sia per il territorio che per la popolazione. •

Renzo Gastaldo

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