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«Impianti al nuovo distretto Serve la colletta tra Comuni»

Il tavolo tecnico sul nuovo distretto sanitario di Montecchia
Il tavolo tecnico sul nuovo distretto sanitario di Montecchia
Il tavolo tecnico sul nuovo distretto sanitario di Montecchia
Il tavolo tecnico sul nuovo distretto sanitario di Montecchia

Servizi sottocasa per venire incontro ai bisogni dei cittadini e così, indirettamente, sgravare l'ospedale Fracastoro di San Bonfacio: è su questo che il sindaco di Montecchia di Crosara Attilio Dal Cero, e a cascata quello di San Bonifacio Giampaolo Provoli, pongono l'accento guardando alla rinascita della sede monscledense del distretto socio sanitario. Per renderlo possibile, però, ora servono 200 mila euro, quelli che costituiscono il costo dell'impiantistica della futura sede alla ex scuola media. Cifra importante che il sindaco Dal Cero, per la metà, propone di mettere insieme grazie a stanziamenti da 25 mila euro ciascuno da parte dei Comuni della Val d'Alpone che, negli anni in cui l'esistenza del distretto fu messa in discussione, scesero metaforicamente in piazza a sua difesa. «Il distretto è di tutta la valle e così riusciremo velocemente a dare risposta ai cittadini: nella situazione difficile in cui Montecchia si ritrova dopo il tornado», osserva Dal Cero, «l'aiuto dei Comuni che difesero il servizio che esso rappresenta è essenziale. Gli altri 100 mila euro? Potrebbero arrivare dall'Ulss, come affitti anticipati». In difesa dei servizi del distretto scende oggi anche il sindaco Provoli: «San Bonifacio è il terminale della valle con la quale è interconnesso: l'azione sinergica è importante, l'abbiamo già visto relativamente al problema viabilità e trasporti, e lo è a maggior ragione in tema di sanità. Credo sia assolutamente conveniente attrezzare e sviluppare quel distretto anziché mettere in movimento centinaia e centinaia di persone. La stessa emergenza Covid-19», considera Provoli dicendosi pronto a ribadire la posizione anche in Conferenza dei sindaci, «insegna che molti servizi sono cruciali se sono vicini ai cittadini, pensiamo anche solo alle vaccinazioni dei bambini. Si contribuisce anche a sgravare l'ospedale migliorando i servizi per tutti”. Tornando a quei 200 mila euro, va spiegato che questa è la spesa che è stata prevista per la realizzazione degli impianti negli spazi della porzione più recente dell'edificio della ex scuola media, sede che il Comune di Montecchia ha adeguato in vista del trasloco del distretto. La cifra sta scritta sulla relazione che accompagna il progetto relativo all'impiantistica portato a Montecchia dai tecnici Ulss (l'ingegner Fiorenzo Panziera, direttore dell'Unità operativa complessa Servizi tecnici e patrimoniali dell'Ulss) e da Maria Beatrice Gazzola, direttore facente funzioni del Distretto 2 Est veronese: con loro anche Pietro Girardi, direttore generale dell'Ulss. Qualche aggiustamento è già in preventivo e per questo Comune e Ulss torneranno presto a incontrarsi per definire la partita dei lavori: poi se ne aprirà un'altra, quella cioè relativa all'affitto dei locali. La «pagina», da questo punto di vista, è assolutamente tutta da scrivere perché dal 1996, anno in cui il distretto venne attivato nei locali al piano rialzato del municipio, a regolare i rapporti tra Comune e Ulss è un comodato d'uso gratuito. •

P.D.C.

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