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Alta Val d'Alpone

Il sentiero delle vittime civili: otto chilometri di memoria, gli studenti a fare da guide

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Sopralluogo degli studenti per il progetto del Sentiero della Memoria (foto Pecora)
Sopralluogo degli studenti per il progetto del Sentiero della Memoria (foto Pecora)
Sopralluogo degli studenti per il progetto del Sentiero della Memoria (foto Pecora)
Sopralluogo degli studenti per il progetto del Sentiero della Memoria (foto Pecora)

In cammino, giovedì 2 giugno, lungo antichi e suggestivi tratturi sul «Sentiero della Memoria», fra l’alta Val d’Alpone e la Val Chiampo, con «guide» esclusive per inaugurare moderne installazioni multimediali, dotate di QR Code, con accesso a galleria video-fotografica, piantine con geolocalizzazione e iscrizioni in italiano, inglese, tedesco. Saranno gli studenti del quarto e quinto anno dell’Istituto Tecnico «Luciano Dal Cero» di San Bonifacio ad accompagnare gli escursionisti lungo gli otto chilometri del sentiero (inaugurato nel 2014) ora valorizzato da segnaletica e pannelli realizzati con i volontari di Vestenanova delle associazioni Pro Loco, Alpini, Fanti, Avis, Aido, Carabinieri in congedo, Arma aeronautica, Protezione civile. Progetto concretizzato grazie al contributo di Bvr Banca, ex Cassa Rurale di Vestenanova.

I luoghi sono quelli in cui 78 anni fa, durante la Resistenza, si scatenò la ferocia di nazisti e fascisti. Ogni pannello evoca l’atroce uccisione di uomini e ragazzi (civili) che non avevano altra colpa se non abitare in località dove gli oppressori erano ossessionati dalla presenza di partigiani. Atrocità cieca anche su due ragazzini di 15 e 16 anni, Sereno e Augusto Dalla Verde, di contrada Pezzati, uccisi mentre correvano verso il bosco per nascondersi.

 

L’eroe Dal Cero. L’Istituto tecnico di San Bonifacio porta il nome di «Luciano Dal Cero», eroe partigiano, medaglia d’oro della Resistenza, figura di riferimento e spunto per il progetto scolastico «Memoria e territorio», partito due anni fa con un docufilm, vincitore del premio nazionale «Filmare la storia», Archivio Luce, e la successiva rielaborazione nel libro «Volti e voci di vittime civili nella Resistenza in Val d’Alpone», pubblicato in aprile. Sono 30 gli studenti di 17 e 18 anni che da ottobre lavorano a questo progetto formativo culturale di alternanza scuola lavoro in orario extrascolastico. Nemmeno la pandemia aveva fermato le uscite sul territorio per capire il fenomeno Resistenza e raccogliere testimonianze dirette fra gli ormai pochi sopravvissuti in grado di raccontare il terrore delle rappresaglie del 1944.

 

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Dopo mesi di lavoro di ricerca e rigore storico, con i docenti Giovanni Tosi e Paola Guerra di lettere, Laura Colla e Chiara Masconale di inglese e tedesco, Barbara Bellini di informatica, ora i pannelli sono realtà. «La cosa bella e importante è stata la collaborazione sul territorio». Il professor Tosi si fa portavoce dei docenti per ringraziare le associazioni di volontariato: «Quando l’estate scorsa abbiamo fatto questa proposta ad alcuni responsabili locali, abbiamo trovato un’enorme disponibilità, direi quasi entusiastica, sia per il coinvolgimento dell’Istituto scolastico, sia per l’opportunità di dare rinomanza al sentiero». Il gruppo di volontari ha sistemato il percorso e installato i pannelli sul crinale, teatro degli eccidi. Ora la soddisfazione è grande: «Confesso che il risultato di quanto realizzato va ben oltre ogni nostra aspettativa», dice Riccardo Zucchetti, presidente Pro loco di Vestenanova. «Ciò che dà entusiasmo nel lavorare con gli studenti, è che si ha un canovaccio in testa però loro lo arricchiscono», interviene la professoressa Guerra, «e il risultato ora è sotto gli occhi di tutti: i ragazzi con le loro competenze informatiche e linguistiche hanno dato vita a pannelli illustrativi fruibili sul posto». Un percorso anche emozionale, capace di lasciare il segno e promuovere il territorio con un turismo di prossimità.

Il ritrovo è per il 2 giugno, alle 8.45, in piazza Monumento ai Caduti di Vestenanova dove ci sarà l’alzabandiera con la Banda Alpina di Caldiero e la presentazione del progetto. In compagnia del coro «El Moreto», di San Giovanni Ilarione, partirà poi il cammino panoramico di 8 chilometri (dislivello di 668 metri) nel verde delle colline, fra paesaggi e panorami incantevoli. Nelle brevi tappe, gli studenti del Dal Cero illustreranno i luoghi segnati dalla II Guerra Mondiale nelle località Mainenti, Croce dei Casetta, Luisi, Bulgaro, Pezzati di sopra, Pezzati di sotto, Cava del Manfrin, Brusaferri. L’itinerario, di circa tre ore, non presenta particolari difficoltà.

Mariella Gugole

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