<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Il Comune promette supporto alle attività commerciali

San Bonifacio: un negozio vuoto
San Bonifacio: un negozio vuoto
San Bonifacio: un negozio vuoto
San Bonifacio: un negozio vuoto

L’amministrazione comunale di San Bonifacio promette supporto concreto alle attività commerciali e artigianali in difficoltà a causa di restrizioni, chiusure a singhiozzo e limitazioni imposte dalla pandemia. Il sindaco Giampaolo Provoli, e l’assessore ai Tributi e alle attività produttive Simona De Luca hanno assicurato che anche per il 2021 supporteranno le imprese con delle agevolazioni nelle imposte comunali. «Speriamo che il Governo centrale e la Regione mettano gli amministratori locali nelle condizioni di offrire un ristoro operando con scontistiche in particolari sulla Tari, che incide pesantemente sulle attività costrette a rimanere chiuse: nel 2020 il Comune di San Bonifacio ha tagliato la Tari per un milione di euro», ha detto Provoli. Sul tema è intervenuta anche l’assessore De Luca, che ha parlato anche di agevolazioni per plateatici e contributi a ristoro dell’Imu per chi applica scontistiche sugli affitti. «Non abbiamo ancora il piano finanziario sulla Tari», ha spiegato, «ma puntiamo a ripercorrere la strada dello scorso anno attivando agevolazioni su utenze domestiche e non domestiche». La questione è stata affrontata alla vigilia di Pasqua durante un confronto che Provoli e De Luca hanno avuto con i rappresentanti di Confcommercio Verona, e cioè col vicepresidente di delegazione Gianni Piubello e il funzionario Paolo Caldana, e con Devis Zenari e Paride Geroli di Confartigianato. È stata l’occasione per chiedere «la massima attenzione nei confronti delle categorie rappresentate, sotto forma di sostegno alle istanze, agevolazioni e riduzioni della tassazione locale. I nostri settori sono ormai da un anno chiusi o limitati e ancora non si ha un'idea di come e quando si potrà riaprire», hanno spiegato gli esponenti delle due associazioni. È stato Piubello, in particolare, a chiedere all’amministrazione di «sostenere anche quest’anno le attività commerciali soprattutto abbassando la Tari, un’operazione più che mai necessaria per cercare di contenere i gravissimi danni economici che derivano e deriveranno dalle misure restrittive». Il sindaco Provoli è consapevole del problema. «Il rischio», ha detto il primo cittadino, «è la chiusura definitiva di tante attività, in particolare di quelle dei centri storici». Il sindaco ha poi sottolineato come le diverse interpretazioni delle norme generino confusione «tanto che qualcuno può alzare la saracinesca a discapito del negozio a fianco che risulta nelle medesime condizioni: per questo», ha sottolineato, «credo sarebbe più corretto consentire l’apertura a tutti nel rispetto delle norme, un rispetto in cui i commercianti sono ormai maestri». •

F.L.

Suggerimenti