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Il cenacolo letterario si regala un giorno di ritrovo in teatro

Oggi dalle 17 alle 18,30, al Teatro Centrale, il Cenacolo letterario e poetico di San Bonifacio presenta «#iorestoacasaescrivo». Questo libro segue la pubblicazione di «Voci della nostra terra» del 2019 e conferma la dinamicità dell’ associazione. Il titolo lo spiega il presidente Andrea Zanuso: «L’idea di è nata dopo il decreto del 9 marzo per il coronavirus. Essendo un isolamento di massa unico nella nostra storia, abbiamo considerato che una situazione così eccezionale non poteva essere ignorata, quindi si è pensato di dare un’opportunità a coloro che dovevano stare rinchiusi in casa per non diventare televisione/Internet dipendenti, stimolandoli a dare spazio al pensiero». L’iniziativa era rivolta a tutti. Intanto nessuna censura e nessun premio, anche se il vero premio era di dare voce a chi scrive e di essere inclusi, magari per la prima volta, in un libro come di fatto è avvenuto per molti autori. «Poi per coloro che hanno inviato più poesie e racconti abbiamo selezionato delle opere per ragioni di spazio». Il libro di 200 pagine è a colori. E’ diviso in poesie in italiano e dialettali, racconti e testi teatrali. Hanno risposto circa 60 autori, soprattutto donne. «Hanno persone già note», sottolinea Zanuso, «assieme ad altri che, magari per la prima volta o dopo tanti anni, hanno preso carta e penna e si sono messi alla prova scrivendo paure e sogni, pensieri per uscire dalla propria stanza, dal balcone di casa. Naturalmente ognuno ha scritto secondo le proprie sensibilità e capacità, il suo vissuto ma anche lasciando spazio alla fantasia e alla creatività». Non è un azzardo presentare il libro in questo momento così difficile? Spiega il presidente: «Lavoriamo da mesi alla presentazione». «Purtroppo nessuno immaginava una ripresa così numerosa dei contagi. Tuttavia il Teatro Centrale rispetta le norme anti Covid. E dare voce agli scrittori e ai poeti crediamo sia utile perché parlano soprattutto al cuore delle persone, infondono coraggio e speranza. E in questa situazione di nuove paure e incertezze dobbiamo imparare a convivere con il virus senza rinchiuderci». •

G.B.

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