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«I Tigli» di nuovo alla ribalta Bronzo nella «Top Pizza 50»

Simone Padoan e i suoi ragazzi al lavoro ai Tigli
Simone Padoan e i suoi ragazzi al lavoro ai Tigli
Simone Padoan e i suoi ragazzi al lavoro ai Tigli
Simone Padoan e i suoi ragazzi al lavoro ai Tigli

Simone Padoan e la sua pizzeria I tigli di San Bonifacio si confermano ai vertici dell’arte della pizza in Italia. Il locale sanbonifacese, che già è noto a livello nazionale per i successi in concorsi e critiche entusiastiche, è infatti salito sul podio dell’edizione 2020 del premio organizzato da «Top Pizza 50». Questa è la prima e più importante guida online del settore e stila la classifica delle migliori pizzerie in base alla qualità della proposta del cibo all’insieme dei servizi offerti al cliente. Come era accaduto per quattro anni, i primi due posti sono stati ad appannaggio di due pizzerie del Casertano. Si tratta dei Masanielli di Francesco Martucci, di Caserta città, e di Pepe in Grani di Franco Pepe, di Caiazzo, che era risultata vincitrice nelle tre precedenti edizioni. Subito dietro ad esse si è però classificata I Tigli, con Simone Padoan che si è aggiudicato il premio speciale di pizzaiolo dell’anno. Un riconoscimento certo importante, visto che fra le 50 pizzerie della classifica ci sono locali non solo di tutta Italia - quattro in tutto quelli veneti - ma anche di Paesi stranieri, come Giappone, Canada, Hong Kong e Australia. Nonostante questo, Padoan ribadisce che per lui quello che conta è prima di tutto il lavoro. «Per carità, i riconoscimenti fanno piacere, sono motivo d’orgoglio per me e i ragazzi che lavorano qui e costituiscono una conferma che si sta operando nel modo giusto, però non devono essere un obiettivo», spiega il pizzaiolo dell’anno. Il quale, peraltro, non manca di ricordare che il percorso che ha fatto il suo locale parte da lontano. «Abbiamo aperto I tigli nel 1994, anche se poi è stato nel ‘99 che abbiamo iniziato a presentare quella che è la nostra proposta originale», racconta. Un modo di fare ristorazione che mette assieme una grande attenzione per la pasta, anzi il lievitato, e gli ingredienti. «Nella nostra cucina entrano solo alimenti integri e freschi, che lavoriamo noi», precisa. Spiegando che nel suo locale si fanno pietanze che si staccano dall’immaginario tipico della pizza, perché alla fine chi va ai Tigli decide se cenare a base di pesce, carne o altro ancora. Il fare ristorazione ideato da Padoan gli è valso attestati importanti ed è stato oggetto varie volte dell’attenzione di riviste e critici culinari. D’altro canto, I tigli è così conosciuta da avere una clientela che non è esagerato definire internazionale. «Siamo ben consci del fatto che chi viene qui lo fa per scelta e non certo per caso, e che c’è anche chi fa molta strada per cenare da noi o comunque inserisce un passaggio qui nei propri viaggi», racconta Padoan, secondo il quale lo scopo principale suo e di chi lavora con lui è quello di far stare bene i clienti. «I premi sono solo una conseguenza», sottolinea. •

LU.FI.

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