Due ruote formato famiglia per Herald. La proposta viene dall’imprenditore Nicola Corradini, insieme alla moglie e ai figli: insieme hanno deciso di regalare una bicicletta nuova al ragazzo con disabilità, al quale era stata rubata la bici un mese fa fuori da casa sua, a San Bonifacio.
Herald Bici, 22 anni, sulle pagine de «L’Arena» aveva raccontato ciò che gli era accaduto, sperando così che qualcuno vedesse in giro la bici che si era comprato, investendo i guadagni del suo primo lavoro e la mancia di un nonno ma, soprattutto, per scompigliare le carte a chi, magari, pensasse di piazzarla in vendita su qualche social.
La sua iniziativa, accompagnata anche dal racconto di ciò che per lui la bicicletta rappresenta in termini di autonomia personale, fece breccia nel cuore di molte persone, in primis degli imprenditori Fulvio Soave, Nicola Corradini e Manuel S. che si dissero pronti a riacquistarne con lui una più bella: anche sulle pagine locali di Facebook si lanciarono idee di collette popolari e di «caccia» alla bici.
La gara di solidarietà e l'affetto per Herald
«Manuel mi ha fatto arrivare dei soldi, Fulvio era prontissimo a comprare una super bici con assistenza compresa e Nicola mi ha proposto di comprarne una nuova oppure se volevo quella che, con la sua famiglia, aveva pensato di regalarmi: non mi aspettavo un affetto del genere», racconta Herald, «ho detto sì a questa proposta di Nicola perché mi sembrava giusto così. Qualche giorno fa, quando sono tornato a casa, ho trovato la sorpresa: bellissima! Mettendo i soldi da parte me la sarei ricomprata ma sarebbe stato impossibile sognarne una così! Nicola l’aveva incatenata alla ringhiera del terrazzo», dice il ragazzo, «ma io l’ho staccata subito e me la sono portata in camera mia, dove resta quando non la uso».
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Dopo aver preso la sua decisione, Herald ha ricontattato Manuel per restituirgli il denaro ma quest’ultimo ha voluto che lo tenesse come suo regalo personale. Poi ha chiesto alla mamma di chiamare Fulvio e di ringraziarlo spiegando la sua decisione: si è sentito rispondere che ora ha un amico e che può contare su di lui per qualsiasi necessità.
Tra commozione e ringraziamenti
«Sono davvero commosso», dice Herald, «e dico grazie a tutti». La mamma racconta che il ragazzo non l’ha ancora inaugurata per il suo primo giro al Centro commerciale, il suo «quartier generale», dove lo conoscono tutti e dove trascorre il pomeriggio: «Prima che la vedano in giro, per noi era doveroso raccontare a tutti come è finita questa storia e dire grazie davvero a tutti», dice la madre.
Il più contento sembra Corradini: «Momento sociale triste, difficile, e fa rabbia che vengano colpite persone fragili: quando ho letto la storia di Herald, mi sono detto che, anche se in piccolo, si poteva fare qualcosa di buono. L’idea iniziale era di ricomprargliela», spiega, «ma dopo aver parlato in famiglia della storia di Herald, con mia moglie e i miei figli abbiamo pensato che questo gesto potesse avere una marcia in più e che fosse Herald, se avesse voluto, il destinatario della bici che avevamo da poco acquistato. Lui ha detto subito sì», conclude, «e col suo sorriso il regalo l’ha davvero fatto lui a noi!».
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