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Badia Calavena

Gli spari dei trombini risuonano dal monte San Pietro: 30 anni per i Pistonieri dell'Abbazia

I 30 anni dei Pistonieri dell'Abbazia (video Bicego)

Sarabanda di spari sul monte San Pietro, a Badia Calavena, per celebrare i trent’anni dell’associazione folcloristica «I Pistonieri dell’Abbazia». Protagonisti della festa di anniversario gli immancabili «s-ciopi da sagra»: i trombini il cui fragore accompagna, fin dal passato, molte feste paesane della montagna veronese o avvenimenti importanti per gli abitanti delle terre alte. Una tradizione antica nelle origini che il sodalizio si impegna a mantenere viva dal 1992, sostenuto da un centinaio di iscritti simpatizzanti e da venticinque sparatori.

Esperti, questi ultimi, nell’utilizzo di quella che è a tutti gli effetti un’arma da sparo, ma inoffensiva poiché per dimensioni, conformazione e tecnica può essere caricata solo a salve, indirizzando il colpo a terra. Dopo la Messa celebrata nella chiesetta di San Pietro dal parroco di Badia, don Dario Adami, è seguita, l’assegnazione del «Trombino d’oro», alla presenza anche di Miss Lessinia 2021, Arianna Peretti.

 

Titolo: I 30 anni dei Pistonieri dell'Abbazia (Bicego)

 

Il riconoscimento è stato consegnato nelle mani di Mattia Tanara: giovane atleta del paese che a febbraio, ad Andorra, ha primeggiato nella categoria under 23 conquistando il più alto gradino del podio nel campionato del mondo sia di Winter Duathlon che di Winter Triathlon, discipline sportive che alternano sci di fondo, corsa a piedi e bici. Un premio, ha motivato il presidente dell’associazione Cosimo Russo, dato con «l’augurio che tali imprese si possano ripetere numerose e contribuendo così a far conoscere il nostro territorio e le sue tradizioni».

A ringraziare i pistonieri è intervenuto il sindaco, Francesco Valdegamberi, riconoscendo la capacità del gruppo di unire «storia, tradizioni, cultura e folklore» in un sodalizio che prosegue nel tempo. Una realtà, ha concluso, «che è ambasciatrice nella provincia, in Italia e all’estero di Badia».

Marta Bicego

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