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Foto trappole per gli incivili dei rifiuti

Rifiuti lungo l’argine dell’Adige tra la centrale idroelettrica e Belfiore
Rifiuti lungo l’argine dell’Adige tra la centrale idroelettrica e Belfiore
Rifiuti lungo l’argine dell’Adige tra la centrale idroelettrica e Belfiore
Rifiuti lungo l’argine dell’Adige tra la centrale idroelettrica e Belfiore

Il piano finanziario 2019 sui rifiuti - l'ultimo disponibile - ascrive che gli zeviani hanno pagato 1.226.477 euro, Iva compresa, per smaltire il pattume, 50.615 dei quali attribuiti al costo dello spazzamento e del lavaggio di strade e piazze. Ciò nonostante c'è chi in paese sente la necessità di integrare l'uso della ramazza. Sull'ambiente in generale, ma anche nei confronti degli incivili che disseminano sul territorio materiali di scarto di ogni genere. Per questa categoria di persone sembra non esistano le due isole ecologiche: preferiscono buttare elettrodomestici, televisori, mobili, pneumatici e detriti di tutti i tipi in ogni dove, anziché conferirli (gratuitamente) negli ecocentri. Così i sensibili all'igiene ambientale si mobilitano. È il caso della sezione carabinieri Anc in congedo che invita a occuparsi della pulizia di una via, magari di quella in cui si abita. I carabinieri in congedo, insomma, propongono una sorta di adozione ecologica degli spazi sottocasa. «Sempre più spesso capita di passeggiare in vie cittadine, strade esterne al centro abitato, lungo fossi e altri luoghi, e di imbatterci in rifiuti, detriti, oggetti abbandonati in quantità difficilmente calcolabili», scrive in un appello alla mobilitazione il presidente Roberto Loris Perbellini. Segue una nota di biasimo nei confronti dei «deficitari del comune buon senso». Il presidente dei carabinieri in congedo passa poi al pratico, spronando a darsi da fare muniti di guanti, sacchi di plastica e pinze con lungo manico. A raccolta ultimata è gradito l'invio, tramite Whatsapp al 348.8751057, di una foto del «bottino» recante il nome di chi lo ha raccolto e quello della località «ramazzata». L'immagine sarà pubblicata su Facebook, se non ritrarrà il volontario che si è dato da fare. Motivo, evitare protagonismi. Sempre in tema di rifiuti, da ormai lungo tempo il locale circolo di Legambiente organizza nei fine settimana «battute» ai rifiuti, ambito prediletto il parco naturale di Pontoncello e gli argini dell'Adige. Ora però ha aggiunto l'iniziativa in notturna Pulizie di primasera. Terreno di caccia sono i marciapiedi di alcune vie del centro. «Purtroppo il lavoro da fare è molto, ma grazie alla costanza e all'entusiasmo dei volontari, l'iniziativa sta portando frutti. Speriamo che la gente si ravveda», spiega il referente del circolo ambientalista, Fausto Conti. E prosegue facendo notare che, contrariamente al passato, quasi nessuno ora si preoccupa di pulire il pezzo di marciapiede davanti a casa. Conti sposta infine l'obiettivo sulla zona tra la centrale idroelettrica dell'Enel, in via Boscaglia, e Belfiore: «Lì la situazione è disastrosa, tanto che l'ho segnalata anche alla polizia provinciale. I Comuni, in genere, sono tiepidi nel contrastare gli smaltimenti abusivi: semplicemente appongono divieti che, in pratica, lasciano il tempo che trovano. Decisamente più efficace sarebbe, invece, l'installazione di foto trappole nelle zone a rischio. Ma se si andrà avanti con la sola cartellonistica rischiamo di replicare la Terra dei fuochi anche alla nostra latitudine». Conti conclude auspicano controlli da parte dei tutori dell'ordine: «Paradossalmente, ai tempi del lockdown chi passeggiava sull'argine rischiava quasi la galera. Con i rifiuti non succede così, forse perché gli smaltitori abusivi non sono una novità». •

Piero Taddei

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