È stato riunendosi tutti alla sede staccata dell'Isiss Luciano Dal Cero, in via Camporosolo, che questa mattina gli studenti del polo tecnico sambonifacese hanno voluto protestare contro la possibilità che per razionalizzare e riorganizzare gli spazi destinati all'istruzione superiore a San Bonifacio l'indirizzo di meccatronica del Dal Cero venga trasferito alla sede principale di via Fiume.
La questione, da mesi al vaglio della Provincia, interessa anche il polo liceale Guarino Veronese, da anni in emergenza spazi, e che potrebbe trovare risposta sia nei sette moduli scolastici approntati per l'emergenza Covid sia attraverso una nuova ridistribuzione degli spazi. L'ipotesi in discussione riguarda, come detto, il trasferimento delle classi di meccatronica in via Fiume anche se da alcuni sopralluoghi non sembrerebbero esserci spazi adeguati per i laboratori, essenziali per la formazione degli studenti di questo indirizzo.
È nato da questa situazione il flash mob che ha fatto arrivare a scuola gli studenti con un'ora di anticipo, in modo da non rubare tempo all'attività didattica: oltre mille gli studenti a cui si sono aggiunti molti genitori e molti docenti. Secondo gli studenti nessuno avrebbe manifestato «effettiva volontà di affrontare il problema» e nei confronti dei dalcerini ci sarebbe stata «solo indifferenza e pregiudizio senza alcuna attenzione alla difesa del diritto allo studio» e alla salvaguardia di una competenza tecnica fondamentale per il mondo del lavoro.
Per questa ragione dal microfono si è levato un invito forte anche al mondo dell'impresa dell'Est veronese, che da sempre attinge al bacino del Dal Cero per assunzioni di tecnici qualificati, per far sentire la sua voce. Lo strumento è anche una petizione partita ieri con la quale si esprime contrarietà all'ipotesi di trasferimento di meccatronica e si chiede il mantenimento dello status quo.
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