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A Colognola

Falchetto impigliato sulla facciata
della chiesa: liberato dai pompieri

L'intervento dei pompieri per liberare il falchetto (Rama)
L'intervento dei pompieri per liberare il falchetto (Rama)
L'intervento dei pompieri per liberare il falchetto (Rama)
L'intervento dei pompieri per liberare il falchetto (Rama)

C'è voluto l'intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Caldiero con l'autoscala fornita dai colleghi di Verona, per liberare, nel tardo pomeriggio di sabato, un falchetto rimasto impigliato su una statua posta sulla facciata della chiesa dei Santi Fermo e Rustico a Monte di Colognola.

 

Il piccolo rapace era intrappolato all'altezza del piedistallo della statua di San Fermo, opera in pietra risalente alla seconda metà del XVIII secolo, protetta da una sottile rete di metallo e, alla base, anche da un dissuasore anti piccioni munito di lunghi spilli d'acciaio. La presenza della bestiola in difficoltà tra spilloni e rete, a un'altezza di oltre una decina di metri da terra, è stata notata dal parroco don Marco Preato e dal sindaco Claudio Carcereri de Prati, di ritorno dalla processione comunitaria al santuario di Pieve in ricordo dell'intervento prodigioso della Madonna che nel 1836 liberò il paese dal colera. È stato proprio il primo cittadino a chiamare i pompieri.

 

Il falchetto liberato dai pompieri (Rama)
Il falchetto liberato dai pompieri (Rama)

 

Se in un primo momento i vigili del fuoco avevano ipotizzato di chiamare la polizia provinciale per verificare lo stato di salute dell'animale, una volta avuto tra le mani si sono resi conto che stava bene e che pertanto non era il caso di interpellarla. Del falchetto si sono presi cura i pompieri: caricata la scatola con il rapace sul loro camioncino, hanno spiegato che lo avrebbero «subito liberato in un luogo adeguato e selvatico come è lui», anche perché il sagrato della chiesa nel frattempo si era affollato. 

Monica Rama

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