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Ecocentro, una «bomba» inquinante

Altri contenitori sono al collasso, come quello degli «inerti»Container all’ecocentro con i fusti di vernici che con le piogge colano nei tombini
Altri contenitori sono al collasso, come quello degli «inerti»Container all’ecocentro con i fusti di vernici che con le piogge colano nei tombini
Altri contenitori sono al collasso, come quello degli «inerti»Container all’ecocentro con i fusti di vernici che con le piogge colano nei tombini
Altri contenitori sono al collasso, come quello degli «inerti»Container all’ecocentro con i fusti di vernici che con le piogge colano nei tombini

Situazione pericolosa, che ha mosso anche qualche cittadino a una denuncia ai carabinieri, per l’isola ecologica del paese: un container riempito fino a metà di bidoni di vernici che, con le piogge dei giorni scorsi, ha cominciato a versare liquido colorato nei pozzetti di raccolta delle acque piovane, collegati con la pubblica fognatura; nuove scale di accesso ai container che mettono in pericolo gli utenti che vi salgono e scendono; blocco della raccolta del legno per tutto il mese di dicembre con la conseguenza di container pieni all’inverosimile e incapaci di ricevere ulteriori conferimenti, come per il ferro e gli inerti, derivati da piccole demolizioni domestiche. «A queste condizioni, è un’isola ecologica da chiudere», denuncia il consigliere comunale di minoranza Giovanni Battocchio, che da diversi Consigli comunali torna sull’argomento della gestione dell’isola ecologica. Battocchio mostra l’abbandono di rifiuti lungo il muro meridionale del cimitero, adiacenti all’isola ecologica, ma esterni: evidentemente, chi arriva fuori orario e trova la struttura chiusa, passa dalla capezzagna del vigneto confinate e deposita quello che ha in auto sull’erba del campo. «Purtroppo, a fronte dell’aumento della tassazione non c’è stata una corrispondente crescita del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti. Non viene fornita informazione del perché sia bloccata la raccolta del legno e i container di ferro e inerti siano sempre pieni zeppi. I cittadini arrivano convinti di scaricare e devono invece riportarsi il materiale a casa. A mio parere, questa è un’isola ecologica da chiudere immediatamente. Ci sono raccoglitori del legno, della plastica, delle bombolette spray, degli oli esausti, tutto materiale infiammabile, ma non esiste un estintore in dotazione al personale che, oltretutto, non ha neppure un bagno per i propri bisogni ma solo un lavandino esterno. Farò una segnalazione alle autorità competenti per vedere se questa situazione è nella norma: chiunque qui può entrare. Gli addetti possono chiedere i documenti ma se uno rifiuta di mostrarli non hanno strumenti per obbligarlo e ci troviamo conferimenti anche da fuori comune, con lo smaltimento che però è carico dei nostri contribuenti», conclude il consigliere Battocchio. Il sindaco Paolo Tertulli ha voluto fare un sopralluogo di persona all’isola ecologica, dopo le tante segnalazioni ricevute: «Per le scale di accesso ai container, risponde l’ufficio tecnico che ha ordinato la fornitura e ha verificato che sono a norma. Per quanto riguarda il container con recipienti di vernici, il fatto è già stato segnalato alla Polizia locale che sta eseguendo le indagini. Si tratta di un abbandono avvenuto in circostanze non chiare. Al momento non può essere utilizzato per depositarci rifiuti e abbiamo sollecitato la conclusione delle indagini per poter spostare da qui il materiale». Per la chiusura del conferimento del legno, il sindaco chiede di fare riferimento all’ambito più generale del Consorzio di bacino Verona Nord: «Non è il Comune che affida la gestione dell’ecocentro ma è insieme tutto il Consorzio e la questione del conferimento del legno fa parte delle limitazioni che riguardano tutto il territorio del Bacino». «Con il Consorzio è stato deciso un nuovo affidamento-ponte del servizio di raccolta e trasporto alla ditta Serit e, insieme con altri Comuni, viviamo il tema del dimensionamento del conferimento che è un problema effettivo per tutti, non solo per Illasi». Sull’abbandono di rifiuti all’esterno della cinta dell’ecocentro, il sindaco Tertulli ammette che «purtroppo è un segnale di inciviltà che ci riguarda, come tanti altri territori confinanti. Molto dipende dalla sensibilità delle persone e purtroppo chi confina con l’ecocentro subisce questa maleducazione che è anche un reato. Da parte nostra possiamo solo attivare delle telecamere presidiate dalla polizia locale per controlli sempre più stringenti», promette. •

Vittorio Zambaldo

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