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Due vallate, un’unica fiera itinerante

Desiderata nelle estati siccitose, scongiurata negli autunni dei nubifragi: la Val d’Alpone e la Val Tramigna agricole e amministrative mettono l’elemento acqua al centro come elemento di paesaggio e patrimonio e ne fanno il tema di una tavola rotonda che sabato 7 settembre riunirà amministratori, mondo della produzione vinicola, Consorzio di bonifica Alta pianura veneta e Consorzio di tutela del Soave oltre che gli esperti che stanno portando avanti la candidatura Unesco della Val d’Alpone. Sarà questo il momento tecnico della due giorni tutta dedicata alle produzioni locali di qualità e all’accoglienza che sarà la prima Fiera dei prodotti agricoli delle due valli e che verrà presentata oggi in Provincia. «È un progetto che avevo maturato nel corso della precedente esperienza amministrativa», spiega Oriano Bertuzzi, consigliere di Monteforte d’Alpone, «e quando l’ho proposta a Patrizio Dal Cero (delegato all’agricoltura del Comune di Montecchia, ndr), l’idea è stata subito sposata. Abbiamo quindi coinvolto tutta la Val d’Alpone allargando il cerchio alla Val Tramigna e mettendo insieme, alla fine, sette amministrazioni locali e la Provincia col cappello della Regione Veneto». Da giugno una folta delegazione composta dagli assessori o delegati all’agricoltura di Vestenanova, San Giovanni Ilarione, Montecchia di Crosara, Roncà, Monteforte d’Alpone, Soave e Cazzano di Tramigna si sono riuniti a Montecchia tutte le settimane per mettere a punto progetto e programma: «Il principio guida è stato la multifunzionalità dell’agricoltura», spiega Dal Cero, «cioè l’ottica allargata alle attività connesse a questa attività che è vero presidio del territorio. Abbiamo così coinvolto le associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali, i produttori e le imprese del settore proponendo loro di essere protagonisti di una iniziativa che si propone di innescare a partire dalle produzioni locali la curiosità che spinga le persone a scoprire i luoghi di produzione». Saranno oltre una cinquantina le aziende presenti nel chiostro del Palazzo Vescovile sabato 7 e domenica 8 settembre e nella seconda giornata, nel piazzale della scuola primaria Anzolin, la fiera sarà ampliata con l’esposizione di macchine agricole. «Se con le nostre aziende puntiamo alla costruzione di un domani turistico», aggiunge Bertuzzi, «il ragionamento non può non allargarsi ad un confronto tecnico sull’agricoltura per poter guardare al futuro nel nostro territorio. Per questa ragione ogni edizione sarà accompagnata dal confronto istituzionale e a più voci su un tema rilevante che riguardi il binomio agricoltura e ambiente». Per questa prima edizione i sette Comuni stanno preparando un documento che riguarderà i punti critici del territorio dal punto di vista dell’acqua ma anche qualche ipotesi di soluzione: «Poi, quando la fiera nel 2020 traslocherà a Vestenanova iniziando una continuità che già da sé costituirà proposta turistica e vantaggio per il territorio», conclude Dal Cero, «ripartiremo proprio da quello che su quel tema in 12 mesi sarà accaduto». •

P.D.C.

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