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ZEVIO

Diciannove levrieri sottratti alla morte

Sono i Galgo, razza spagnola. Ne vengono soppressi tra i 60mila e gli 80mila all'anno
Diciannove levrieri sottratti alla morte
Diciannove levrieri sottratti alla morte
Diciannove levrieri sottratti alla morte
Diciannove levrieri sottratti alla morte

In tanti alla cerimonia organizzata dall'associazione no profit Insieme per Fbm al- l'hotel Mulino di sassi per l'adozione di 19 levrieri Galgo, arrivati dalla Spagna, da parte di altrettante famiglie del Nord e Centro Italia. Una goccia di salvezza nel mare della strage che al termine della stagione di caccia si rinnova ogni anno soprattutto nel Sud della penisola iberica. Protagonista suo malgrado l'antichissima razza di levrieri spagnoli specializzata nella caccia alla lepre, ma anche ad altri tipi di selvatici: conigli e cinghiali.ALLEVATI a dismisura per selezionare i migliori, i Galgo vanno incontro a morte atroce appena difettano nell'inseguire i veloci mammiferi dalle lunghe orecchie. «Si calcola che in Spagna siano soppressi tra i 60 e gli 80mila Galgo l'anno», spiega Corrado Gattel, presidente di Insieme per Fbm, gruppo di volontari con sede a Tezze sul Brenta.Il perché della mattanza è presto detto: «Se da noi i cacciatori trattano i loro cani come principi, in Spagna non è così. A dispetto dei vincoli legislativi, infatti, i Galgo sono allevati in soprannumero, spesso in condizioni spaventose. Cioè in grotte da dove escono solo quando è stagione di caccia o sono allenati con sistemi barbari: fatti correre per ore legati a un furgone. In queste condizioni sopravvivono solo gli animali più forti. Ma se poi non eccellono durante le battute di caccia, o corrono meno perché diventati vecchi, il cacciatore (galghuero) li elimina perfidamente».«Tradizione vuole che i Galgo siano impiccati», prosegue Gattel, «ma c'è chi li butta nei pozzi, li lascia morire di fame dopo averli legati nelle campagne, spezza loro le gambe perché non tornino più a casa, oppure usa metodi ancora più atroci». I Galgo, insomma, sono cani che non conoscono carezze nonostante la linea elegante e l'indole ubbidiente. Per bene che vada diventano macchine utilizzate per il divertimento, con scadenza.OBIETTIVO di Insieme di Fbm, acronimo della Fondaciòn Benjamin Mehnert, che in Spagna riscatta i levrieri destinati a morte certa, è dare famiglia al più alto numero possibile di Galgo. Oltre che nel nostro Paese, Fbm destina Galgo in Belgio, Francia, Svizzera, Germania, Danimarca, Paesi Bassi e Stati Uniti, per più di mille adozioni l'anno.«Adottare un levriero riscattato è dono per chi lo accoglie», aggiunge il presidente Gattel. «Significa ridare al- l'animale la capacità di fidarsi dell'uomo, consentendogli di recuperare e trasmettere al proprietario amore ed emozioni mai avute prima». La cerimonia di consegna dei Galgo si è svolta alternando momenti di felicità e di commozione.DIETRO ogni levriero una storia di tristezza e crudeltà. Il proprietario di un animale riscattato fa sentire le costole sconnesse del suo quattro zampe. E dice amaro: «I postumi delle torture subite».«Non siamo fondamentalisti ma una voce del coro che vuole bene agli animali», conclude Gattel. «La Spagna tutela i levrieri con sanzioni pesanti, Ma ciò deve fare i conti con le consuetudini e l'indifferenza che avvolgono la condizione dei Galgo, considerati semplici macchine da lavoro. Meno cioè dei cani». oP.T.

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