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Da quarant’anni col fazzolettone Gli scout in festa

La prima comunità capi   Lo Zevio 1 è nato nel 1982
La prima comunità capi Lo Zevio 1 è nato nel 1982
La prima comunità capi   Lo Zevio 1 è nato nel 1982
La prima comunità capi Lo Zevio 1 è nato nel 1982

Fuori i fazzolettoni dai cassetti. Chi nell’arco degli ultimi quarant’anni ha fatto parte degli scout Agesci dello Zevio 1 ha di che festeggiare sabato e domenica. Il gruppo, infatti, ha 40 candeline da spegnere sulla torta. L’anniversario sarà celebrato con una due giorni di appuntamenti che inizierà sabato, alle 16.30, al circolo Noi di Zevio, con l’inaugurazione, alle 17, della mostra allestita al teatrino parrocchiale. L’esposizione ripercorre la storia dello Zevio 1, nato per la curiosità e la volontà dell’allora parroco don Giuseppe Turri. Alla stessa ora, inizieranno dei giochi per tutti al circolo Noi dove alle 19.30 ci sarà un aperitivo cena. Alle 21.30 concerto del gruppo scout «Baden’s power», nome che richiama il fondatore degli scout sir Baden Powell, che diede vita al movimento nel 1907 (nel 1916 nacque il movimento Asci degli scout cattolici, Agesci nel 1974). Domenica la mostra riapre alle 9.30 fino alle 13 e dalle 14.30 alle 18. Alle 14.30 sarà organizzata una caccia al tesoro e la due giorni terminerà con la messa delle 18.30. I primi passi Lo Zevio 1 ha mosso i primi passi nell’estate del 1980 quando don Giuseppe incontrò l’amico Antonio Bonuzzi che, con il figlio Andrea e l’amico Giuseppe Virgili, aveva trascorso un fine settimana in tendina nel Vajo di Mezzane. Ne rimase incuriosito. Nello stesso periodo scoprì che il professore di lettere delle medie del paese, Gaetano Sandri, era il responsabile della zona Verona dei gruppi scout Agesci. Don Giuseppe, allora, propose a un gruppo di giovani adulti di fondare gli scout a Zevio per proporre ai ragazzi del paese questa nuova esperienza dell’amore per la natura, dell’impegno e del servizio, dell’avventura. Nella speranza, allora, anche di distoglierli dai pericoli della droga, flagello degli anni Ottanta. Nessuno conosceva la realtà scout, perciò iniziò il percorso di preparazione di una comunità capi che apprese il metodo scout grazie all’aiuto di Sandri e degli scout di Ronco. I capi erano tutti alla prima esperienza eccetto Sandri, appunto, e poi Giampietro Zorzin e Rosa Maria Gaburro che avevano già frequentato gli scout a Verona. La nascita Nel 1982, fu tutto pronto e si aprirono le iscrizioni per lo Zevio 1. Al collo di bambini e ragazzini il fazzolettone era tutto viola: ma poco dopo fu scelto il colore giallo, per ricordare il gruppo di Ronco dal quale era nato lo Zevio, con la bordatura viola (sono i colori dell’attuale fazzolettone). Per primi iniziarono i Lupetti, il gruppo dei bambini tra gli 8 e i 10 anni. Poi il reparto di esploratori e guide per i ragazzini fino ai 14 anni. Nacquero anche i gruppi dei più grandi del Noviziato e del Clan. Nel corso di questi 40 anni è passato oltre un migliaio di bambini e giovani per lo Zevio 1. E la storia continua oggi: il gruppo conta un centinaio di iscritti, di cui 21 capi, una trentina di bambini del branco lupetti, una ventina del reparto e 24 del clan. «Don Giuseppe ebbe l’intuizione di tentare ex novo l’avventura scout con qualche adulto e diversi giovani, che accolsero la sfida con curiosità ed entusiasmo», racconta oggi Giuseppe Migliorini, una delle colonne del gruppo. «Ricordare i vecchi capi fondatori è un esercizio di memoria gratificante nei loro confronti: se l’albero dello Zevio 1 è diventato alto e ha ancora tanti rami e foglie lo dobbiamo a coloro che sono stati il primo fusto e le prime radici», continua Migliorini che ricorda anche alcune figure storiche come il capo Silvano Brentarolli «che ora non c’è più ma che è stato per 17 anni, dal 1990 al 2006, l’anima e la guida del reparto. E poi Sandro Brunotti il capo in servizio con maggiore anzianità: capo dal 1986, ma rover già nel 1982». •.

Maria Vittoria Adami

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