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«Con la variante riparato il torto»

La variante della provinciale 10, ferma al primo chilometro
La variante della provinciale 10, ferma al primo chilometro
La variante della provinciale 10, ferma al primo chilometro
La variante della provinciale 10, ferma al primo chilometro

L’annuncio che la Commissione unica provinciale ha preso in esame una proposta di delibera che stanzia 16 milioni di euro per la nuova strada provinciale 10 della Val d’Illasi è stato accolto con soddisfazione dai sindaci, che da tempo lavoravano per arrivare a questo risultato. In un comunicato congiunto i primi cittadini Marcello Lovato (Caldiero), Claudio Carcereri de Prati (Colognola ai Colli), Paolo Tertulli (Illasi), Simone Santellani (Tregnago), Emanuele Anselmi (Badia Calavena) e Marco Antonio Cappelletti (Selva di Progno) esprimono la loro soddisfazione per la decisione della Commissione, un risultato raggiunto «dopo molti anni, grazie a un percorso istituzionale serrato e un lavoro continuo e silenzioso. Vengono stanziate risorse per proseguire i lavori di costruzione di un’arteria molto importante per tutta la Val di Illasi ed attesa da tempo». «Ringraziamo il presidente della Provincia Manuel Scalzotto e tutta l’amministrazione provinciale», proseguono i sindaci, «per il clima di feconda collaborazione instaurato con le amministrazioni locali e per l’impegno profuso coerentemente con gli indirizzi condivisi con tutti i sindaci del territorio, specie nell’incontro collegiale avuto a Colognola ai Colli nel marzo scorso, di dare impulso al progetto, fermo dal 2004, della realizzazione della nuova arteria e alla messa in sicurezza dei tratti più pericolosi della strada esistente». In conclusione i sindaci confermano «la propria disponibilità a continuare a collaborare, nonché il proprio impegno per giungere al completamento dell’intera opera in tempi brevi». «Finalmente si dà corso al completamento di un’opera fondamentale per risolvere i problemi di viabilità dell’intera Val d’Illasi», è il commento del consigliere regionale della Lega Enrico Corsi. «Era una notizia che aspettavamo da tempo e mi piace sottolineare che che tutto ciò è stato possibile grazie alla disponibilità della Provincia in particolare, del presidente Scalzotto, del delegato Cristian Brunelli e del responsabile di gabinetto Matteo Pressi. Tutti insieme, dopo varie riunioni organizzate dai responsabili della Lega della vallata, consiglieri provinciali e regionali, abbiamo trovato una soluzione attesa da molti anni. Questo dimostra che non servono le proteste e le riunioni improvvisate di qualche comitato per risolvere i problemi, ma la volontà politica e la serietà degli enti istituzionali». «ANCHE IN QUESTO CASO», aggiunge Corsi, «come è già avvenuto per la Sp6 in Valpantena, la Lega ha dimostrato di essere un movimento concreto che sa dare risposte ai problemi dei cittadini. Grazie quindi ai sindaci della vallata per l’impegno e l’interessamento dimostrato, nella speranza che ora i tempi per la realizzazione possano essere i più brevi possibili». Il consigliere regionale Stefano Valdegamberi è alle calcagna di quest’opera da sempre «e oggi, grazie allo sblocco dei fondi delle Province da parte dell’attuale governo, si sono rese disponibili, dopo molti anni, delle risorse importanti per nuovi investimenti. Ringrazio l’amministrazione provinciale a guida Scalzotto per aver destinato parte di questi fondi alla nuova Sp10 della Val d’Illasi». «È un atto di giustizia», riconosce Valdegamberi, «dopo che la stessa Provincia, dieci anni fa, fece dirottare i fondi, resi disponibili dalla Regione al raccordo della Sp 6 della Valpantena. Mi auguro ora che non ritornino i campanilismi locali, modificando e rimodificando i progetti fino a perdere i soldi, come successe in passato». «La strada di scorrimento veloce serve per accorciare i tempi di percorrenza lungo la valle e non per raggiungere le contrade di ogni singolo paese. Quindi uscita unica per ogni Comune per non far lievitare i costi e allungare i tempi», è la proposta del consigliere residente a Badia Calavena. •

Vittorio Zambaldo

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