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Cinquantenne muore sotto un elevatore

I carabinieri nell’azienda agricola in via San Martino a Bonaldo di Zimella dove è avvenuto il tragico incidente FOTOSERVIZIO DIENNEI tecnici dello Spisal esaminano il mezzo agricolo
I carabinieri nell’azienda agricola in via San Martino a Bonaldo di Zimella dove è avvenuto il tragico incidente FOTOSERVIZIO DIENNEI tecnici dello Spisal esaminano il mezzo agricolo
I carabinieri nell’azienda agricola in via San Martino a Bonaldo di Zimella dove è avvenuto il tragico incidente FOTOSERVIZIO DIENNEI tecnici dello Spisal esaminano il mezzo agricolo
I carabinieri nell’azienda agricola in via San Martino a Bonaldo di Zimella dove è avvenuto il tragico incidente FOTOSERVIZIO DIENNEI tecnici dello Spisal esaminano il mezzo agricolo

Dramma ieri pomeriggio in un’azienda agricola nelle campagne di Bonaldo di Zimella. Il cinquantenne Paolo Adami, titolare assieme al fratello Piero di una società agricola in via San Martino 555, è morto durante alcune operazioni di manutenzione di un mezzo agricolo. Entrambi i fratelli ieri, alle 16.30, stavano controllando il braccio meccanico di un sollevatore telescopico – quello che in gergo è chiamato “merlo“ – e avevano disattivato il sistema di azionamento idraulico per poter lavorare più agevolmente. Purtroppo è successo quello che probabilmente in tanti anni di lavoro in campagna non era mai accaduto. Forse per una disattenzione, o per un errore di calcolo o, semplicemente, per un insieme di elementi sfavorevoli, il braccio meccanico libero dai meccanismi che solitamente lo trattengono è piombato all’improvviso contro lo sfortunato agricoltore, schiacciandolo a terra. Piero Adami, che ha assistito alla scena, ha cercato di liberare il fratello dal peso del macchinario e di verificare le sue condizioni di salute, apparse subito molto gravi. Sotto il braccio meccanico del sollevatore l’agricoltore ha anche posizionato due pali di legno per mantenere l’attrezzo alto da terra. L’uomo ha dunque chiamato il 118 che ha inviato l’ambulanza dall’ospedale di San Bonifacio, mentre da Borgo Trento si alzava in volo l’elicottero di Verona Emergenza. I soccorritori hanno fatto di tutto per salvare la vita all’infortunato, le cui condizioni sono subito apparse gravissime. Hanno provato per 40 minuti a rianimare Adami, ma i traumi riportati erano troppo vasti e il suo cuore non ha più ripreso a battere. Increduli e angosciati per l’inspiegabile tragedia sono usciti di casa i vicini, i parenti e gli amici di Paolo Adami, il cui corpo giaceva immobile sul piazzale davanti alla rimessa dei mezzi agricoli. Pochi minuti più tardi è giunta dalla frazione di Sule di Cologna, dove abita, anche la moglie Marica, accompagnata dalla figlia diciottenne Eleonora. Incapaci di reggere un dolore così grande, le due donne hanno trovato conforto tra le braccia di familiari e amici. Oltre alla figlia Eleonora, Paolo Adami ha anche una bimba di 6 anni, Cecilia, e un ragazzo d i 20, Giovanni, che studia medicina a Terni. Quando ha saputo quello che era successo a suo padre ha cercato il primo mezzo disponibile per raggiungere la famiglia, ma non è stato facile perché la distanza da coprire non era indifferente. Per compiere i rilievi sul luogo dell’infortunio sono intervenuti i carabinieri di Cologna e di Ronco e i tecnici dello Spisal di San Bonifacio e Villafranca. Gli esperti hanno appurato che i mezzi su cui i due fratelli stavano lavorando al momento dell’incidente erano due, entrambi sollevatori utilizzati per movimentare materiali in azienda. Gli Adami hanno un altro fratello, Renato, che lavora anch’egli nelle campagne di Bonaldo. Oltre a coltivare campi, i fratelli hanno anche un allevamento di tori. Terminati i rilievi, il sostituto procuratore Maria Beatrice Zanotti ha disposto la rimozione della salma, avvenuta alle 19.50, tra la disperazione dei parenti. Il corpo è stato trasportato alle celle mortuarie di San Bonifacio dove è a disposizione della magistratura. Questa mattina verrà effettuata un’ispezione sulla salma per chiarire alcuni aspetti dell’incidente. Successivamente arriverà il nulla osta per la sepoltura. In serata la notizia aveva già fatto il giro di Zimella gettando nello sconforto tutti coloro che conoscevano Adami. Gli stessi parroci don Matteo Zilio e don Pietro Marchetto si sono recati sul luogo dell’infortunio per portare il loro conforto ai parenti più stretti del defunto. Paolo Adami era conosciuto come una persona riservata, gentile e seria nel proprio lavoro. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Paola Bosaro

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