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Cercasi gestore per il museo della Callas

Zevio Museo Callas
Zevio Museo Callas
Zevio Museo Callas
Zevio Museo Callas

Cercasi gestore per il museo Callas. Si può riassumere così il senso della risposta data in Consiglio dall'assessore Alberto Todeschini all'interrogazione del consigliere di minoranza Raffaele Bazzoni. Come ha rimarcato il capogruppo di maggioranza in assemblea, a cinque mesi dall'inaugurazione l'unico museo in Italia dedicato al più grande soprano di tutti i tempi non ha gerente. Il legame tra la Divina e il paese è presto detto: nel 1949 la stella della lirica ricevette proprio da Zevio la cittadinanza italiana, per essersi unita in matrimonio con il ricco industriale del mattone Giovanni Battista Meneghini, residente in paese. La raccolta di documenti e cimeli sulla Divina è stata allestita all'ex municipio dall'Accademia Maria Callas nell'ambito del progetto “Zevio città della Callas” avviato dal Comune nel 2011. L'ha rilevato in Consiglio Alberto Todeschini, assessore ad Associazionismo, tempo libero, ecologia, ambiente e politiche energetiche, rispondendo a Bazzoni. Il quale aveva chiesto se le associazioni che fruiscono dello stabile di proprietà pubblica corrispondono un canone d'affitto, quanti contributi hanno percepito dal Comune negli ultimi tre anni, quanti a oggi sono stati gli accessi al museo Callas, come sono disciplinati gli incassi, «in particolare quelli della giornata del 10 luglio, in occasione di una visita guidata al prezzo pubblicizzato su una rivista di 17 euro». Giovani&dintorni, Arkè, Geaz, Pro loco e Accademia lirico-interpretativa Callas sono le associazioni che utilizzano la vecchia sede municipale, ha precisato Todeschini. L'assessore ha poi affermato che, quanto al gestore, l'amministrazione sta valutando quale possa essere la scelta migliore. «Nel frattempo la custodia della collezione callasiana è garantita dall'Accademia lirico-interpretativa, attuatrice del museo, nel quale non è attiva alcuna biglietteria». L'assessore ha aggiunto: «Il 10 luglio non c'è stata alcuna visita guidata, quindi nessun introito. Della notizia comparsa sulla rivista», ha detto, «è responsabile l'autore, l'Accademia ne ha preteso la rettifica. Prima di passare alla questione contributi, Todeschini ha precisato che l'esposizione Callas è aperta la prima e la quarta domenica del mese in forma gratuita e che si pensa di concedere l'ingresso libero ai residenti. Quanto ai contributi, ha sostenuto che «dal 2019 all'allestimento museale e alle iniziative collegate è andato un totale di 82.195 euro. Mentre il costo della cena-rinfresco per 140 persone seguita alla cerimonia inaugurale, comprensivo del pernottamento di alcuni ospiti, è costata 3.600 euro». Bazzoni è rimasto sorpreso alla risposta che l'associazione che organizza i corsi di musica «ha libero accesso a spazi del Comune per finalità che producono reddito». «Non paga perché ha messo a disposizione del Comune un pianoforte a coda», ha motivato l'assessore. •. P.T.

Piero Taddei

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