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La situazione alla "Sacro Cuore"

Il sindaco di Mezzane: «Focolaio in casa di riposo, in arrivo un'ordinanza»

La situazione a Mezzane
La casa di riposo di Mezzane di Sotto nella quale c’è un focolaio di coronavirus
La casa di riposo di Mezzane di Sotto nella quale c’è un focolaio di coronavirus
La casa di riposo di Mezzane di Sotto nella quale c’è un focolaio di coronavirus
La casa di riposo di Mezzane di Sotto nella quale c’è un focolaio di coronavirus

 

Il sindaco di Mezzane di Sotto Giovanni Carrarini interviene sulla pagina ufficiale del Comune su Facebook per informare la popolazione sulla situazione Covid-19 sul proprio territorio e nella casa di riposo Sacro Cuore. E spiega che lo fa per fare chiarezza con informazioni che hanno l’ufficialità e l’aderenza ai fatti, raccontando anche di "notizie imprecise su social e stampa".

 

 

 

Cita dati ricevuti dall’Ulss e parla di 70 ospiti positivi a cui aggiunge 12 dipendenti. In realtà, se il numero di 70 torna, quello di 12 è già salito a 19 e mancano ancora i riscontri su altri tamponi, mentre è sicuro che non tutti i dipendenti sono stati sottoposti al test, sebbene qualcuno di loro lo abbia chiesto con insistenza e più volte alla direzione. A precisa domanda, il coordinatore sanitario Luigi Turrà, con il quale il sindaco ha spiegato di essere sempre in costante collegamento, ha risposto che i morti accertati per Covid-19 nell’ultimo mese sono stati soltanto tre.

Ora dall’Ulss 9 si scopre che i morti tra marzo e aprile sono stati 12 «di cui 6 collegati in modo accertato al Covid-19». Il sindaco continua: «Il 9 aprile è stato effettuato un sopralluogo alla Casa di Riposo da parte dello Spisal Ulss 9 e non sono state evidenziate irregolarità e il riscontro del sopralluogo è risultato positivo. In quell’occasione, è stata anche verificata la correttezza dell’esecuzione delle procedure di sanificazione. Per quanto riguarda le condizioni di lavoro nella casa di riposo, tutti gli operatori sono dotati di mascherine adeguate al ruolo fornite dall’Ulss 9. Tutti gli ospiti sono seguiti secondo le procedure sanitarie previste. I tre medici della struttura garantiscono un’ampia copertura giornaliera con la loro presenza, talora anche nei giorni festivi», riferisce il primo cittadino che compila, a beneficio dei concittadini, una tabella dei morti dal primo gennaio degli ultimi cinque anni, dimostrando che il numero di quest’anno di 16 morti è allineato con gli anni precedenti, discostandosi di poche unità e addirittura inferiore ai 20 dello stesso periodo del 2015.

 

La casa di riposo di Mezzane di Sotto nella quale c’è un focolaio di coronavirusIl sindaco di Mezzane di Sotto Giovanni Carrarini
La casa di riposo di Mezzane di Sotto nella quale c’è un focolaio di coronavirusIl sindaco di Mezzane di Sotto Giovanni Carrarini

Il sindaco di Mezzane di Sotto Giovanni Carrarini

 

«Voglio qui sottolineare che, come sindaco di Mezzane di Sotto, non ho alcuna competenza sulla casa di riposo, ma come sempre accade nelle situazioni di possibile difficoltà, ho offerto all’istituto il mio pieno appoggio e supporto, nell’ambito delle mie competenze». Parole rassicuranti prima della conclusione poco rassicurante: «La casa di riposo Sacro Cuore è da oggi (16 aprile) classificata, dalla Protezione civile, come focolaio di contagio. Per questo a breve firmerò un’ordinanza che riguarda proprio la casa di riposo, secondo il protocollo previsto per la gestione dei focolai e che prevede: il divieto di accesso di personale esterno; il divieto di accettazione di nuovi ospiti; la collocazione di positivi al Covid-19 in una sezione isolata e la sanificazione degli ambienti».

Il sindaco Carrarini aggiunge che si tratta «di quattro obblighi che sono già stati rispettati dalla casa di riposo e che sono conseguenza dell’attuale fase emergenziale. «Il mio è quindi un atto dovuto a fronte di una situazione su cui si è già intervenuti sotto la vigilanza dell’Ulss». «Con l’occasione ribadisco che è da irresponsabili seminare allarmismo, offendere il lavoro gravoso e continuo dell’amministrazione comunale, e soffiare sul fuoco dell’insicurezza».

«Meglio impegnarsi in prima persona per il bene comune e per aiutare chi ha bisogno, come stiamo facendo in qualità di sindaco e di amministrazione comunale nel suo complesso», conclude Carrarini, auspicandosi che «chi ha seminato allarmismo e insicurezza fra i cittadini, e affermato cose non vere, ne risponda nelle sedi opportune». •

 

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Vittorio Zambaldo

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