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Bivacco e bottiglie vuote davanti alle elementari

L’ingresso della scuola elementare di via Fratelli Stevani
L’ingresso della scuola elementare di via Fratelli Stevani
L’ingresso della scuola elementare di via Fratelli Stevani
L’ingresso della scuola elementare di via Fratelli Stevani

Di sera, la zona sull’ingresso del più recente edificio delle scuole elementari di via Fratelli Stevani è a rischio per gli adolescenti. In quel punto nel cuore del paese, servono maggiori controlli. Questo, in sostanza, l’allarme con richiesta di maggiore vigilanza lanciato dall’insegnante Maria Meneghini (M5s) al termine dell’ultimo Consiglio comunale di Zevio. Della stessa idea il capogruppo di Per Zevio, Samuele Campedelli: si è detto preoccupato per l’equilibrio fisico e morale degli adolescenti che frequentano il sito in orario serale e notturno. MENEGHINI ha premesso che, con una lettera, corpo insegnante e personale della scuola ha già fatto presente la «preoccupante» situazione alla dirigenza dell’Istituto comprensivo, affinché girasse la missiva all’amministrazione comunale. «Non ora perché la stagione è fredda ma, con clima più mite, quasi tutte le sere il sito davanti alla scuola è diventato punto di ritrovo per ragazzi: lo ritengono rifugio sicuro con pioggia e vento. Quindi, lì loro si incontrano volentieri. Si tratta di ragazzi con massimo 16-17 anni, che purtroppo bevono e lasciano immondizie di tutti i generi, compreso bottiglie vuote di alcolici. Una sera mi sono fermata, tra loro c’era anche una ragazzetta quindicenne. Bevevano, erano alterati. Fanno pure la pipì sui muri. Mi è spiaciuto molto constatare una situazione del genere. Così ogni mattina, prima dell’arrivo degli alunni, le bidelle corrono a pulire da immondizie di tutti i tipi e da una gran quantità di cicche di sigaretta, perché lì si trova di tutto. A volte maggiorenni muniti di auto portano i ragazzi di quà e di là». Meneghini ha proseguito prospettando il suo correttivo: passaggi delle forze dell’ordine dalle 20 alle 23, che identifichino i ragazzi. «Non vorrei», ha concluso la consigliera, «che si verificassero ancora incendi o cose del genere, spiacevoli per tutti». Con l’allusione, l’esponente del M5s ha ricordato l’episodio capitato qualche tempo fa: venne appiccato il fuoco a due cassonetti di plastica per le immondizie, danneggiando il muro esterno della scuola e l’interno di un’aula. I sospettati principali sono un gruppo di minorenni non meglio identificati. Campedelli ha fatto eco così alla Meneghini: «Ho visto anch’io il fenomeno. Sono ragazzi molto giovani, bevono e fumano, disprezzano soprattutto il sesso femminile, le ragazzine. Mentre ero lì ho visto passare i carabinieri, l’impressione avuta è che i giovani se ne strafregassero dei tutori dell’ordine. È drammatico che i genitori non intervengano. È anche vero che i ragazzi gridano e disturbano. Ogni tanto qualcuno di loro parte in bicicletta e poi torna. La situazione, insomma, appare preoccupante non tanto per l’igiene o per questioni di ordine pubblico, ma prima di tutto per la salute fisica e mentale di questi ragazzi». Nessun commento dalla maggioranza. •

Piero Taddei

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