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Valdalpone

Troppi incidenti mortali, verrà posizionato l'autovelox sulla Sp 17

Auto sfrecciano sulla Sp 17 nel territorio del Comune di San Giovanni Ilarione
Auto sfrecciano sulla Sp 17 nel territorio del Comune di San Giovanni Ilarione
Auto sfrecciano sulla Sp 17 nel territorio del Comune di San Giovanni Ilarione
Auto sfrecciano sulla Sp 17 nel territorio del Comune di San Giovanni Ilarione

Troppi morti su quella strada e troppe famiglie nella disperazione. Il terribile frontale in cui sabato 6 marzo ha perso la vita a soli 35 anni Amos Dalla Verde di Vestenanova è ancora una ferita aperta per le comunità della Val d’Alpone.

La Provincia ha puntato i riflettori sul tratto di strada fra San Giovanni Ilarione e Vestenanova e insieme ai sindaci dei due Comuni lancia un appello: «La conformazione della strada richiede in quel punto un’ancor maggiore attenzione alla guida e rispetto dei limiti stabiliti. È importante ricordare ai nostri cittadini che quel punto necessita di concentrazione al volante, affinché non si ripetano altre tragedie che pesano su intere comunità».

 

Tutti invocano provvedimenti per la strada che la cronaca degli ultimi anni ha trasformato in “un camposanto di giovani vittime». Concordi le autorità locali e provinciali sulla necessità di intervenire a fronte di una strage senza fine: «Priorità assoluta è azzerare la mortalità da incidenti stradali». Con questo obiettivo ieri mattina a Verona si sono incontrati il presidente della Provincia Manuel Scalzotto e il suo vice Matteo Pressi, con i sindaci di San Giovanni Ilarione Luciano Marcazzan e di Vestenanova Stefano Presa e i tecnici del servizio viabilità della Provincia. Sono state messe in luce le criticità della Sp 17 che hanno comunque escluso problemi di ordine strutturali” dell’arteria stradale, considerata ampia, soggetta a una buona manutenzione e con cartelli ben visibili che segnalano i limiti di velocità. Le cause degli incidenti vanno addebitate a velocità eccessiva, fatalità, distrazioni. Nella riunione sono stati presi in esame tutti gli interventi e gli accorgimenti possibili, compresa l’installazione di una rotatoria, ma «posizionarla sul dosso sarebbe pericoloso, vista la scarsa visibilità sul tratto che scollina. Chi arriva a velocità si troverebbe a impattare con auto in colonna», è stato detto. Anche un semaforo in prossimità dello svincolo per Castello è stato bocciato per lo stesso motivo. Servono prudenza e responsabilità, ma le parole non bastano per contrastare comportamenti che nel corso degli anni, con un’incidenza crescente, mostrano un allarmante bilancio di morti e feriti (cinque negli ultimi due anni). Con la maggior parte dell’utenza stradale che ammette di premere troppo sull'acceleratore nei tratti rettilinei che inducono a correre.

Dunque, nell’immediato, l’unica soluzione è un maggior controllo, una maggior vigilanza, per garantire sicurezza e rispetto del limite di velocità soprattutto nei tratti che prevedono i 60 all’ora e si arriva a sfiorare i 100. L’impegno dei Comuni è, per quanto possibile, di iniziare da subito a implementare la sorveglianza. «Sono grato al presidente Scalzotto e ai dirigenti del settore viabilità», ha dichiarato al termine dell’incontro il sindaco Luciano Marcazzan, «per essersi resi disponibili in tempi molto stretti nel cercare risposte e soluzioni a una situazione molto critica per il nostro territorio».

 

Tutte le valutazioni hanno condotto a un’unica soluzione: l’installazione di dissuasori di velocità, autovelox, da installare dove sarà individuata la maggior incidentalità. E a questo proposito il presidente Manuel Scalzotto ha chiesto la collaborazione dei sindaci per «una raccolta dei dati puntuali sugli incidenti, utili per l’eventuale richiesta di uno o più sistemi elettronici fissi di controllo della velocità che fungano da deterrente alle infrazioni». La Provincia, in parallelo, si confronterà con la Prefettura per l’iter necessario all’autorizzazione dell’installazione di tali strumenti nell’area. «L’incontro con il presidente Scalzotto e con gli uffici di competenza della Provincia è stato molto costruttivo»: è fiducioso il sindaco Stefano Presa. «Abbiamo cercato di individuare la miglior soluzione possibile, dando inizio alla verifica di fattibilità». Se ne sta parlando molto in alta Val d’Alpone dei «rilevatori di velocità su palo», meglio conosciuti come autovelox, e ora invocati da tanti automobilisti quale presidio efficace e ultima speranza, dopo tanta disperazione. Nei primi tempi fioccheranno le multe. Ma a fin di bene. Poi, tutti attenti al tachimetro e alla strada. Con velocità sotto controllo e niente distrazioni, per evitare sanzioni, e salvare vite umane. •

Mariella Gugole

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