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Il nodo dei trasporti

Autobus: nuovi orari ma (per ora) vecchi problemi. Atv: «Servirà qualche giorno»

Ancora diverse linee sono sovraffollate o in ritardo
Studenti alla fermata dell'autobus
Studenti alla fermata dell'autobus
Studenti alla fermata dell'autobus
Studenti alla fermata dell'autobus

In vigore da ieri il primo intervento sulla rete del trasporto pubblico da parte di Atv per rispondere alle criticità emerse nelle ore di punta. Cioè corse sovraffollate, con studenti stipati come sardine o costretti a rimanere in strada, e frequenti ritardi anche di un quarto d’ora o più, con ingresso in ritardo in classe. Per far fronte ai problemi, che hanno scatenato una raffica di lamentele, Atv ha rivisto gli orari di partenza di alcune corse, anche nella fascia oraria del rientro. Inoltre, ne ha inserita qualcuna di rinforzo o ne ha modificato il capolinea per favorire le coincidenze. Le modifiche hanno riguardato linee che dalla Valdadige e dal lago vanno a San Pietro in Cariano e San Floriano, polo scolastico della Valpolicella, come linee in partenza e transito dall’Est e dalla Bassa verso la città.

 

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La Bassa

E dunque, problemi risolti? È presto per dirlo, ma non per rilevare sul campo com’è andato il battesimo delle nuove tabelle di marcia. Intanto Atv precisa: «Servono almeno tre o quattro giorni per vederne gli effetti». E promette: «Continuiamo a monitorare i punti più critici e valuteremo altri anticipi entro i 10 minuti, se necessari». La prospettiva è meno rosea sui rinforzi: «Abbiamo già messo in campo quanto ci è possibile, perché la carenza sempre più grave di autisti ci limita fortemente». Le corse queste sono, quindi.
L’Atv ha messo mano agli orari ad esempio lungo la direttrice Legnago - Verona, per la 144, dove tra Bovolone, Pozzo e Campagnola traffico e disagi si sono fatti parecchio sentire. Anche nei centri di Zevio e San Giovanni Lupatoto, carichi di utenza sulla linea 138, sono stati rivisti alcuni orari. Un rinforzo è entrato in funzione tra Vago e San Bonifacio sulla linea 130, pure nell’occhio del ciclone. «Valuteremo se tali interventi saranno sufficienti», specifica Atv. «Non escludiamo altre modulazioni tra una quindicina di giorni». Un guasto dell’ultimo minuto, a Oppeano ha fatto partire in ritardo e non alle 6.20 la corsa 141 per Verona. «Inconvenienti che succedono e con cui dobbiamo fare i conti insieme a cantieri stradali, deviazioni obbligatorie o incidenti», continua Atv. 

 

La Valpolicella

Qualche orario ritoccato con annessa miglioria c’è anche in Valpolicella per meglio servire gli studenti diretti al polo scolastico, su cui grava anche il problema dell’intenso traffico lungo la provinciale 4. A Domegliara, sulla 103, Atv ha anticipato alle 8.05 la partenza della corsa. L’intento è alleggerire quella congestionata delle 7.40, sempre della linea 103 tra Dolcè o Domegliara e Verona, diluendo i ragazzi diretti a San Pietro. È poco o nullo, però, il margine per quelli che devono arrivare qualche chilometro più in là, a San Floriano, per i quali il bus delle 8.05 non è un’alternativa possibile. Anche ieri mattina, per loro, soliti problemi sulla 103 tra le 7.30 e le 8, come a Ponton per il passaggio dello speciale scuole 410 proveniente dal gardesano: solo posti in piedi, quando va bene; ritardi anche di un quarto d’ora. Con lunghe attese alle fermate di Sant’Ambrogio e, in qualche caso, corsa all’ultimo minuto in auto per raggiungere la scuola in tempo per la prima ora.
«Modifiche migliorative? Noi, come tante famiglie, non ce ne siamo accorti», afferma una mamma di Ponton. All’uscita da scuola le cose sembrano andare meglio: a San Floriano, tra le 13.25 e le 13.45, tra corse 410 fino a San Pietro e poi Pescantina o Bussolengo e 103 fino a Domegliara, tutti i ragazzi sono stati caricati. Una nuova partenza è stata inserita in località Lenguin, a San Floriano, alle 14.22 per Bussolengo per permettere le coincidenze. Ma qualche mamma segnala: «Il pomeriggio non ci sono autobus 410 che fermano a Gargagnago, Sant’Ambrogio e Domegliara, quindi tutti sono costretti a prendere la 103 ammassati come polli. Ma che servizio è?».

 

Basso Lago e Villafranchese
Infine, a Bosco di Sona per la 164 problemi parzialmente risolti alle 7: ora passano due autobus doppi. Così gli studenti rimangono meno a piedi, ma sempre stipati. E i ritardi continuano, al punto da condizionare pesantemente gli ingressi in classe. Il calvario, insomma, non è finito. «Mio figlio, in quarta superiore, ha iniziato la settimana entrando alla seconda ora, ma capita almeno due o tre volte su cinque giorni si lezione», spiega amareggiata una mamma di Sona. Al rientro non va meglio: «Due giorni la settimana ha sette ore e la campanella è alle 14.20, ma è costretto a uscire 15 minuti prima», spiega, «per prendere il bus delle 14.15 dato che quello successivo passa dopo due ore». Stessa sorte all’andata, con la corsa delle 7 a Bosco di Sona, per un altro ragazzo in quarta con abbonamento speciale dovuto a una disabilità per cui dovrebbe avere garantito un posto a sedere. «Trova posto, ma in piedi», conclude la mamma.

Camilla Madinelli

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