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Asfalto sull’antica via Canesella Ira dell’ex assessore Migliorini

L’intervento di manutenzione che sta interessando via Canesella, strada di campagna tra le più antiche di Colognola che congiunge la zona di Villa con San Zeno, fa discutere. Il professor Giovanni Migliorini, ex assessore alla cultura nella precedente amministrazione guidata da Alberto Martelletto, ha fatto pervenire in municipio una lettera, indirizzata al sindaco Claudio Carcereri de Prati, alla Giunta e ai consiglieri, in cui manifesta il suo «disappunto per i lavori effettuati», rilevando che «sulla strada è stata fatta manutenzione a tratti con gettate di cemento e colate di asfalto bituminoso». L’ex amministratore ricorda che «via Canesella è una delle ultime testimonianze della centuriazione romana a Colognola; era una delle più importanti per il suo andamento nord-sud e l’incrociarsi con strade est-ovest, formando una struttura di assi ortogonali. Collegava la frazione di Villa con la più importante via di Colognola delle Scalucce». A testimonianza della storicità della Canesella, Migliorini cita il Campion delle strade del 1589, custodito nell’archivio comunale e redatto da funzionari del comune di Verona e locali. Inoltre, spiega che la strada aveva anche un’impronta religiosa: «Era percorsa dalle processioni delle rogazioni» tanto che «ancora oggi, lungo il tratto a nord, si possono desumere i segni di edicole e croci. Come si vede», commenta, «le pietre parlano ancora. Peraltro tutti questi elementi peculiari di via Canesella sono ben visibili nelle antiche mappe e nel più recente Catasto napoleonico e austriaco oltre che nel libro Colognola ai Colli ville e corti, edito dal Comune (quando Migliorini era assessore, ndr)». Nel suo scritto segnala un altro aspetto: «Nel 2005 gli estensori del Pati insistevano su valorizzazione e protezione degli itinerari di interesse storico e ambientale», obbligando a una «sistemazione con fondo stradale naturale. Infine», fa presente il professore, «non dimentichiamo quanto il connubio paesaggio, ambiente, storia e produzione vitivinicola sia importante». Non mette in dubbio che la strada «necessitava di manutenzione, ma con quelle attenzioni che un reperto storico di tale ricchezza di significati meritava. Via Canesella sotto lo strato di ghiaia probabilmente conserva l’antico lastricato che caratterizzava la pavimentazione delle strade della Dominazione veneta. Oggi era necessario un intervento di pulitura, consolidamento senza pregiudicarne il valore storico e ambientale» per poi «inserire via Canesella nel progetto di Ecomuseo iniziato dal precedente Comitato di gestione della biblioteca». Interpellato sulla questione, l’assessore ai lavori pubblici Andrea Nogara fornisce dei chiarimenti sui lavori di via Canesella: «Siamo consapevoli del valore storico della strada, tant’è che per intervenire abbiamo chiesto e ottenuto l’autorizzazione della Soprintendenza. I lavori non sono conclusi; la strada è stata messa a nuovo usando un binder naturale e solo in un tratto», riferisce, «considerato che è soggetta a una forte erosione dell’acqua, è stato necessario fare un binder di asfalto, vale a dire un sottofondo drenante su cui entro il fine settimana sarà posizionato uno strato di ghiaino grigio. Questo», fa sapere Nogara, «ridarà a via Canesella il suo consueto aspetto di strada di campagna, ora, però, sicura e curata e non più nelle pessime condizioni di prima. L’intervento», conclude l’assessore Nogara, «serviva e il fatto che sia stato accolto dalla Soprintendenza attesta che si è agito in modo adeguato e nella consapevolezza del valore di questo antico percorso». •

Monica Rama

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