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Alta velocità «Che impatto avrà il tracciato sulle falde?»

Chiarezza sull'elettrodotto ma anche sull'impatto del tracciato dell'Alta velocità sulle falde: raddoppiano i quesiti che la Commissione comunale Tav ha rivolto ai tecnici di Iricav 2, il consorzio tra le imprese chiamato a realizzare la tratta Verona-bivio Vicenza dei supertreni. «Con la nomina e l'insediamento della Commissione il lavoro sostanzialmente riparte da zero e per questo ritengo che la via più giusta sia quella dell'accertamento formale delle cose mano a mano che emergono», spiega Massimiliano Miotti, presidente della Commissione. «È per questo», aggiunge, «che, preso atto delle voci relative alla possibilità che l'alta tensione non passi più in cavidotto ma per via aerea, ho preferito inoltrare sia a Terna che ad Iricav 2 la richiesta di conoscere ciò che è previsto riguardo l'elettrodotto». «Non solo», rimarca, «perché forse il tema davvero più caldo è quello delle falde. Vogliamo lavorare con cognizione di causa e per questo ho chiesto ad Iricav 2 anche di produrre copia della relazione, ammesso che esista, relativa all'impatto che le opere previste avrebbero sulle falde di San Bonifacio». Sotto la lente c'è già il tema Pfas ed il rischio di contaminazione delle falde. •

P.D.C.

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