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SOAVE IN LUTTO

Addio all’imprenditore del vino Giuseppe Coffele

Giuseppe Coffele con Ferrarese e Zaia
Giuseppe Coffele con Ferrarese e Zaia
Giuseppe Coffele con Ferrarese e Zaia
Giuseppe Coffele con Ferrarese e Zaia

È stato la disponibilità fatta persona. Soave è in lutto per la scomparsa, avvenuta ieri sera, del professor Giuseppe Coffele, 76 anni, imprenditore vitivinicolo dal 1971, ma prima insegnante di lettere, preside, corrispondente de L'Arena e benefattore. I suoi vini sono stati bevuti da un papa santo: San Giovanni Paolo II. È stato un innovatore nel campo vitivinicolo, attento all'ambiente, tanto da avviare la viticoltura biologica. È stato un imprenditore del sociale, in quanto ha sostenuto iniziative sociali, la più importante delle quali è la fattoria sociale Cascina Albaterra, per una agricoltura bio integrata all'allevamento a favore di soggetti svantaggiati da inserire nel mondo del lavoro.

 

 

 

È stato un mecenate di artisti ed iniziative culturali, non ultima CameraSoave. Coffele è stato tutto questo e molto altro, soprattutto un grande uomo, distinto, gentile, elegante, devoto, attento alle persone attorno a lui. Un padre che insegnato il gusto di vivere tra la natura ed ha lasciato un'azienda avviata ai figli Chiara ed Alberto. È stato un protagonista della storia recente di Soave. Giuseppe Coffele, nato a San Giovanni Ilarione, laureato in lettere, è stato un insegnante dalle riconosciute qualità.

 

È stato preside e anche corrispondente dell’Arena per Soave: aveva la penna facile e scriveva con grande schiettezza. Sposato con Giovanna Visco anche lei insegnante, le ha portato in dote dei terreni collinari a Castelcerino, qualche ettaro di vigneto nella zona Classica del Vino Soave.

Zeno Martini

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