Hanno caricato il cane in macchina alle otto di mattina e sono saliti fino a Mezzane di Sopra. L’hanno fatto scendere dall'auto, l’hanno legato con una corda al paracarro della provinciale e l’hanno abbandonato lì, andandosene indisturbati, pensando di farla franca grazie al modesto traffico di veicoli di queste settimane di chiusura totale. Ma non sapevano che le videocamere fisse predisposte per la lettura delle targhe dei veicoli in transito, installate e in funzione anche lungo la provinciale 16, quella che da Mezzane di Sotto sale verso Mezzane di Sopra, avevano registrato il loro passaggio, sia in andata che al ritorno.
La cosa che è balzata subito agli occhi degli agenti di polizia locale dell'Unione Comuni di Verona Est che stavano controllando i filmati, è stato che in andata nella parte posteriore del veicolo, si notava la presenza di un cane, che però al ritorno sembrava non esserci più.
Insospettiti della cosa, una pattuglia di vigili ha percorso la provinciale 16, facendo l'amara scoperta poco prima di Mezzane di Sopra. Il cane, un pastore tedesco di qualche anno privo di microchip, era stato legato con una corda al guard rail e abbandonato lungo la carreggiata stradale. A questo punto, grazie alla targa ben visibile dell'auto, è stato rintracciato il proprietario del mezzo, una persona dai lineamenti orientali, assieme a una donna anche lei orientale, di cui li agenti di polizia stanno verificando la residenza.
I due in auto hanno pensato di sbarazzarsi del cane - di loro proprietà o di qualche loro conoscente, peraltro violando il decreto governativo che limita le uscite in auto. L'abbandono è avvenuto tra le 7,30 e le 8,20 di venerdì scorso. I responsabili del gesto verranno denunciati dagli agenti di polizia locale dell'Unione in base all'articolo 727 del codice penale e dunque dovranno affrontare un processo, in quanto quello commesso è un reato penale. Rischiano un'ammenda fino a diecimila euro o l'arresto con reclusione fino a sei mesi.
«Ora il pastore tedesco è stato portato in custodia nel municipio di Mezzane, in attesa di trasferirlo in un canile», fa sapere il comandante della polizia dell'Unione Giovanni Reginato. Va dato atto agli agenti di polizia locale dell'unione di aver salvato il pastore tedesco che, se si fosse divincolato dal laccio, avrebbe potuto fare una brutta fine, magari essere investito da un veicolo in transito, trovandosi spaesato, in un luogo che non conosceva. Durante questa emergenza sanitaria, sono stati rivolti dai mass media a più riprese appelli ai proprietari di animali da affezione, a non abbandonarli, magari in conseguenza di stati di quarantena ed isolamento, o per il timore (infondato) che gli animali siano veicolo di contagio del coronavirus.
Il più delle volte, proprio i cani, soprattutto all'inizio della quarantena obbligatoria, sono stati usati come scusa per poter uscire di casa. «Raccomando quanti non fossero più in grado di accudire i loro animali da compagnia a causa del contagio del Covid 19 o di altre limitazioni legate alla quarantena», conclude con un accorato appello il comandante Reginato, «di non fare da soli, ma di rivolgersi a noi agenti dell'unione o ad altre forze di polizia. Procederemo a venire al domicilio per prelevare l'animale e affidarlo a persone competenti che lo accudiranno e gli vorranno bene, in attesa di trovare dei nuovi proprietari». • © RIPRODUZIONE RISERVATA