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A lezione negli edifici pubblici e a Roncà Così la campanella suonerà in orario

Già al lavoro per rimettere a posto le aule   FOTO PECORA
Già al lavoro per rimettere a posto le aule FOTO PECORA
Già al lavoro per rimettere a posto le aule   FOTO PECORA
Già al lavoro per rimettere a posto le aule FOTO PECORA

Spazi pubblici, e non le classiche aule, per i 181 bambini della primaria Collodi e scuola pomeridiana, ospiti delle medie di Roncà, per i 116 ragazzi della Pascoli. La campanella suonerà lunedì anche per i ragazzi di Montecchia di Crosara la cui scuola è stata danneggiata dal tornado del 29 agosto. Docenti e reggente dell’ex comprensivo, in accordo con i sindaci, hanno deciso che gli studenti di Montecchia non saranno diversi dagli altri: nonostante la disponibilità dell’Ufficio scolastico provinciale ad autorizzare la partenza il primo ottobre, la dirigente Vilma Molinari ha preferito non presentare l’istanza. Il motivo lo ha spiegato la vice dirigente Anna Cavazza l’altra sera all’incontro con i genitori dei bambini delle elementari e ieri sera con quelli delle medie: gli incontri, già programmati per illustrare alle famiglie tutto il nuovo che l’emergenza sanitaria porterà a scuola, sono diventati occasione per parlare anche dell’emergenza tornado. «Per noi la soluzione migliore, dopo quello che è accaduto, è parlare di quello che è successo. I nostri bambini e i nostri ragazzi sono stati colpiti due volte, dal lockdown e dal tornado e per noi è fondamentale dedicare tempo a rivivere insieme questi avvenimenti per superare le difficoltà. Abbiamo pensato così a una scuola in viaggio verso il rientro nelle nostre aule, il primo ottobre, una sperimentazione che parte dall’esigenza di riallacciare i rapporti, darci la giusta dimensione delle cose, trasformare dei limiti in risorse e non darsi per vinti: racccattare i pezzi e ripartire». Su questo obiettivo si è aperto il dialogo con Attilio Dal Cero e Lorenzo Ruggeroni, sindaci di Montecchia e Roncà, e dal confronto è scaturita la tabella di marcia per i 17 giorni di scuola in cui le lezioni saranno fuori dal polo scolastico. La primaria diventa una scuola diffusa su cinque spazi comunali a Montecchia: «Classi prime alla ex biblioteca, le seconde in sala consiliare, le terze nell’atrio del Centro convegni, le quarte in sala civica e le quinte al Centro convegni: faremo scuola il 14, 15, 17, 24, 25, 28 e 29 settembre dalle 8.30 alle 12.30 e, seppure diversa, sarà scuola fino alla grande festa di ritorno, il 1° ottobre», ha spiegato Cavazza. Punto di ritrovo e capolinea degli scuolabus la piazza del municipio e poi in classe per parlare, vedere film, fare attività in collaborazione con la biblioteca civica e scoprire la scienza con Pleiadi science farmer (il team di divulgatori scientifici partiti proprio dalla Val d’Alpone) ma anche farsi raccontare dalla Protezione civile i fenomeni naturali, compresi quelli che fanno più paura o uscire con Davide Trevisan alla scoperta del territorio. La merenda? Al parco comunale. Comunque scuola, anche se ad orario ridotto, perché il segnale più importante deve essere quello di reagire: vale anche per i ragazzi della secondaria di primo grado che faranno scuola dal lunedì al venerdì, come ha spiegato la referente Anna Tecchio, dalle 14 alle 17 nelle aule lasciate libere dai coetanei di Roncà. Al trasporto provvederà il Comune con lo scuolabus, che viene esteso per chi lo utilizzerà anche una volta ritornati al polo scolastico di via San Pietro e che viene garantito gratuitamente, per il collegamento con Roncà, anche a quelli che non ne avranno bisogno in seguito. «Anche coi ragazzi più grandi abbiamo lo stesso bisogno di ritrovarci, rientrare, riallacciare i fili», ha ribadito Tecchio. Unica criticità il ritardo con cui le famiglie hanno chiesto lo scuolabus: a mercoledì le richieste erano solo 37, l’invito è ad attivarsi quanto prima utilizzando il portale del Comune di Montecchia. •

P.D.C.

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